Tricase, il fuoco distrugge un cantiere nautico: raggiunta la zona industriale. Malore per due vigili del fuoco. Legambiente: «PIù fermezza dalle istituzioni»

Tricase, il fuoco distrugge un cantiere nautico: raggiunta la zona industriale. Malore per due vigili del fuoco. Legambiente: «PIù fermezza dalle istituzioni»
di Pino GRECO
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Lunedì 28 Giugno 2021, 14:39 - Ultimo aggiornamento: 21:44

Vasto incendio all'ingresso di Tricase, ha divorato un cantiere nautico e raggiunto la zona industriale. Sul posto i vigili del fuoco di Lecce, Maglie e Tricase, insieme ai carabinieri. Le fiamme, che hanno inizialmente avvolto le sterpaglie secche ai bordi delle strade, si sono propagate a un cantiere nautico, accanto all'ex capannone Adelchi. Il rogo ha distrutto completamente alcune barche per poi raggiungere la zona industriale di Tricase, Specchia e Miggiano.

Sul posto, insieme a numerose squadre di vigili del fuoco, anche i carabinieri e un'automedica, in soccorso di due caschi rossi che, a causa del fumo e delle elevate temperature, hanno avvertito un malore.

Subito aiutati, non corrono alcun pericolo.

 

Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma la situazione desta grave preoccupazione. Aggiornamenti nelle prossime ore. 

Intanto Legambiente Puglia invita a «migliorare la prevenzione e controllare i terreni abbandonati. Ancora una volta i nostri territori bruciano a causa dell’incuria, della superficialità ma soprattutto dell’ignoranza di alcuni cittadini a danno di altri. Quello che è successo nel fine settimana a Casarano è solo l’ultimo degli episodi che puntualmente si verificano nelle campagne, soprattutto d’estate. Ed è solo grazie al pronto intervento della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e degli operatori della Croce Rossa che  un gesto di incoscienza non si è trasformato in tragedia» ha scritto il presidente di Legambiente Puglia, Ruggero Ronzulli, commentando l'emergenza che sta attanagliando il Salento ormai da settimane e dove le fiamme di un incendio hanno sfiorato alcune abitazioni in contrada Panesa, costringendo all'evacuazione e all'intervento di un canadair. 

«Condanniamo fermamente questi atti dolosi e vandalici che stanno devastando un territorio già martoriato dalle distruzioni causate dalla xylella. – continua Ronzulli – E rimarchiamo il fatto che la maggior parte di questi incendi sono atti dolosi dovuti all’incoscienza di alcuni cittadini che non guardano alla tutela del territorio né alla sicurezza dei propri concittadini. Per questo è necessaria maggiore fermezza, da parte delle Istituzioni, nella loro azione legislativa, repressiva e di controllo sia nei confronti di quei proprietari terrieri che lasciano le proprie terre abbandonate, le quali ovviamente lasciate all’incuria non hanno alcun elemento di sicurezza, e verso un arcaico modo di concepire l’agricoltura nel quale ancora oggi si preferisce dar fuoco a sterpaglie ed erbacce anziché smaltirle correttamente». Infine Legambiente esprime solidarietà e plauso per la Protezione Civile e i vigili del fuoco: «Il loro lavoro è fondamentale e encomiabile e questo rimarca quanto sia sempre più necessario sviluppare progetti di sensibilizzazione da parte dei Comuni e degli Enti preposti attraverso l’informazione e la giusta divulgazione delle buone prassi, ma anche attraverso un pronto e giusto utilizzo degli strumenti normativi contro gli ecoreati».

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