Il tribunale rigetta il ricorso, la casa popolare assegnata al sindaco di Otranto va restituita. Donno: «Non ci sono più scuse, ora la liberi»

Il tribunale rigetta il ricorso, la casa popolare assegnata al sindaco di Otranto va restituita. Donno: «Non ci sono più scuse, ora la liberi»
di Elio PAIANO
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Mercoledì 9 Febbraio 2022, 17:45 - Ultimo aggiornamento: 17:46

Nuovo capitolo nella vicenda della casa popolare assegnata al sindaco di Otranto Pierpaolo Cariddi, il giudice ha respinto il ricorso d’urgenza (ex articolo 700): l’alloggio va restituito. Mentre continua il processo che dovrà stabilire se il sindaco di Otranto potrà riscattare l’appartamento, la restituzione dell’alloggio deve, comunque, essere fatta.

Donno: «Adesso non ci sono più scuse»

«Il 18 gennaio scorso il Tribunale Civile di Lecce ha rigettato il ricorso d'urgenza presentato dal sindaco di Otranto, Pierpaolo Cariddi, per ottenere la sospensione o la revoca del provvedimento di decadenza del diritto all'alloggio di edilizia residenziale popolare di via Idrusa, in cui da anni vive una sua parente - spiega il deputato salentino del Movimento 5 Stelle, Leonardo Donno, che aveva sollevato la questione mesi fa - Adesso non ci sono più scuse: quell'alloggio deve essere sgomberato, come già sarebbe dovuto accadere entro il 7 novembre dello scorso anno.

Quella casa popolare spetta di diritto a qualcun altro e invece, da anni, è tenuta indebitamente in ostaggio».

Il sindaco di Otranto, dal canto suo, chiarisce che «il giudice ha deciso che non esiste il pericolo di subire danni senza essere, eventualmente, risarcito. Quindi il comune si sentirà con Arca Sud al quale dovrò consegnare le chiavi. Cosa che io preferirei fare al più presto possibile, anche perché pago tutte le spese, oltre all’affitto, senza utilizzarla. Quindi non avrei nulla in contrario. Certo, attendo il giudizio definitivo che stabilisca se potrò, un domani, entrare in possesso dell’immobile, cosa sulla quale sono molto fiducioso».

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