Avvocato positivo, in tribunale scatta la sanificazione per gli uffici

Avvocato positivo, in tribunale scatta la sanificazione per gli uffici
2 Minuti di Lettura
Giovedì 22 Ottobre 2020, 13:31 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 15:06

Sanificazione del quarto, quinto e sesto piano del Palazzo di Giustizia di viale Michele De Pietro, a Lecce. Da ieri mattina è tornato a diffondersi il timore di restare contagiati fra le centinaia di avvocati, magistrati, personale amministrativo e pubblico che frequentano quotidianamente il polo penale della giustizia salentina: ieri mattina un avvocato ha comunicato di essere risultato positivo nei test effettuati in ospedale in previsione di un intervento chirurgico.
Positivo, asintomatico e con una carica virale piuttosto bassa, i dati comunicati alla Asl ai vertici del Tribunale. Ed effettivamente quell'avvocato nella giornata dell'altro ieri non ha mostrato di soffrire dei sintomi del coronavirus: è rimasto a lungo a parlare con un collega nell'androne fra l'ingressi regolati da pochi giorni dai termoscanner (ma non segnalati), per poi recarsi al quarto piano dove era in corso un udienza con decine di parti in attesa del loro turno nel corridoio. Ed infine per svolgere attività di cancelleria al quinto piano dell'ufficio gip-gup e al sesto piano in quello dell'ufficio di un giudice del dibattimento. Tutti i locali sanificati poi ieri sera, con la procedura avviata dalla dirigente amministrativa Alessandra Scrimitore.
La comunicazione della positività l'ha comunicata repentinamente lo stesso avvocato, indicando gli uffici frequentati 24 ore prima ma facendo presente di non essere entrato mai in contatto diretto per il personale amministrativo poiché l'accesso alle cancellerie è impedito dalle strutture con gli schermi di plexiglass messi agli ingressi. Inoltre l'avvocato ed il personale hanno indossato tutti la mascherina.
Insomma, tenuto conto del numero di persone che frequenta quello e gli altri Tribunali della città ma anche del crescente numero dei contagi, un caso di positività ci starebbe pure. Tuttavia ha reso nuovamente attuale il problema degli asintomatici perché - come tali - non individuabili. L'allarme lo hanno lanciato i sindacati Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa con i segretari Giovanni Cagnazzo, Fabio Orsini e Cosimo Rizzo: hanno chiesto un incontro per discutere sulle misure di prevenzione, nonché sul ripristino dello smart working e degli accessi nelle cancellerie tramite prenotazione. Nella nota si fanno presenti questi problemi: la recrudescenza dei contagi; gli assembramenti nelle aule e soprattutto al di fuori delle stesse; la scarsa igiene degli uffici e dei bagni; e i potenziali rischi di esposizione al contagio durante gli spostamenti da casa al lavoro.
Se ne parlerà nell'incontro di mercoledì prossimo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA