Arrivano i treni elettrici delle Ferrovie Sud Est, ma viaggeranno a 50 chilometri orari

Arrivano i treni elettrici delle Ferrovie Sud Est, ma viaggeranno a 50 chilometri orari
di Pierpaolo SPADA
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Domenica 17 Gennaio 2021, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 12:20

Treni elettrici al posto di quelli a diesel, dunque maggiore sostenibilità ma anche più velocità, puntualità e frequenza. Per porre presto fine (si spera) a quei viaggi-incubo, infiniti, a cui sono costretti gli utenti per raggiungere ad esempio dal Capo di Leuca il capoluogo salentino.
Ferrovie Sud Est domattina avvierà il cantiere per la costruzione della metropolitana di superficie: un'innovazione che cambierà il modo di viaggiare, finalmente, anche nel Salento. I lavori hanno, dunque, inizio. E ci sono voluti vent'anni perché questo giorno arrivasse. Ma non è detto che l'attesa sia, del tutto, terminata. Servirà, fino in fondo, uno sforzo corale politico e istituzionale affinché l'opera sia realizzata e resa funzionale allo scopo per il quale è stata pensata.

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Se è vero, infatti, che il progetto prevede l'estensione della metro da Gagliano del Capo a Martina Franca (per 190 km) e l'abbattimento dei tempi di percorrenza del 30-50%, è vero pure che a tali punti cardine corrispondo due voci di spesa parzialmente ancora scoperte dal punto di vista finanziario: da una parte mancano, cioè, 50 milioni di euro per elettrificare la linea Zollino-Gagliano del Capo, e dall'altro sono ancora da reperire le risorse necessarie per installare lungo le linee interessate il sistema Scmt/Etrms, ovvero il Sistema di controllo della Marcia Treno, senza il quale ai treni non è consentito oltrepassare i 50 km/h, come imposto dall'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie Sicurezza dopo la tragedia del 12 luglio 2016 sul binario unico fra Corato e Andria.


Quanto ai 50 milioni di euro - che andrebbero ad aggiungersi ai 130 già stanziati -, l'8 gennaio l'assessore regionale ai Trasporti Anna Maurodinoia ha spiegato a Quotidiano «che l'assessorato si è fatto parte attiva per il reperimento, avanzando in più occasioni richieste in tal senso al ministero dei Trasporti, dapprima con nota del 6 giugno e, da ultimo, con nota del 9 settembre 2020. Ma fin qui nessuna risposta».
Rispetto, invece, al finanziamento per l'installazione del sistema Scmt, interpellata da Quotidiano, ieri Ferrovie dello Stato (che controlla Fse), ha fatto sapere che «è stato richiesto nel Recovery Fund».
Di fatto, senza i 50 milioni di euro attualmente mancanti, la metropolitana di superficie non potrebbe essere realizzata fino a Gagliano del Capo.

Senza Scmt (attraverso cui treni e linee comunicano in tempo reale attivando un efficace sistema di segnalazione), invece, i nuovi treni elettrici - pur avviati su binario - non potrebbero abbattere i tempi di percorrenza, attualmente molto lunghi, visto che da Lecce a Gagliano del Capo occorrono 2 ore e 23 minuti.


Per realizzare l'intera l'opera (di cui è aggiudicataria l'Ati Eredi Mercuri-Sirti), Fse ha stimato che ci vorranno non meno di 4 anni, durante i quali saranno ammodernati anche 28 passaggi a livello e installate barriere antirumore per 2,6 km.
Al netto delle fibrillazioni politiche che stanno minando la tenuta del Governo, il tempo perché tutti gli obiettivi finanziari siano perseguiti appare, dunque, ancora sufficiente. Sprecarlo sarebbe diabolico.
L'elettrificazione imporrà, infatti, la sostituzione della flotta: dai treni diesel a quelli elettrici, gli Etr 322 interamente costruiti in Polonia dall'azienda Newag negli stabilimenti di Varsavia e Nowy Sacz.
In virtù di un accordo stipulato nel 2015, Ferrovie Sud Est e Regione ne hanno già fatti arrivare diversi in Puglia. Gli ultimi sono stati ordinati a dicembre: sono lunghi 59 metri, dispongono di 170 posti, posto bici, display interni, illuminazione a led e, soprattutto, viaggiano fino a 160 km/h.


Non che finora Fse sia stata a guardare - da maggio 2019 il 50% della flotta salentina, costituita anche da tante littorine, è stata rimpiazzata dai nuovi Atr 220 a diesel - ma l'innovazione che l'elettrificazione potrebbe tra un po' apportare nel Salento promette, sì, un netto cambio di passo, ma anche di stile.
Alla realizzazione dell'opera da 180 milioni di euro contribuirà il lavoro di 150 operai e l'impiego di 25 mezzi. E quando sarà attivata, la metropolitana di superficie avrà per tutti i passeggeri che sceglieranno di utilizzarla il valore e le caratteristiche di una metropolitana sotterranea che, però, non collegherà semplicemente i quartieri della città bensì due province. Parte il conto alla rovescia. Dopo la firma dei contratti e l'approvvigionamento delle materie prime, inizia la fase operativa.

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