Sud Est riapre la Maglie-Otranto: tornano i treni. Bus scolastici: corse potenziate

Sud Est riapre la Maglie-Otranto: tornano i treni. Bus scolastici: corse potenziate
di Pierpaolo SPADA
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Venerdì 17 Settembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 08:38

Venti treni al giorno a partire da lunedì prossimo: Ferrovie Sud Est riapre la circolazione lungo la Maglie-Otranto. Ed entro i primi mesi del 2022 si appresta a far ripartire il trasporto ferroviario anche sulla Lecce-Zollino i cui lavori di elettrificazione sarebbero a buon punto. 
Sud Est lo ha reso noto ieri contestualmente alla comunicazione del nuovo orario invernale che sarà vigente da lunedì prossimo con la previsione di 1.600 corse bus e 240 treni al giorno lungo tutto l’asse regionale.

Binari chiusi da 8 mesi

 

Con riferimento alla Maglie-Otranto, la riapertura al transito ferroviario avverrà a distanza di circa 8 mesi dall’interruzione disposta da Fse. Era il 18 gennaio scorso quando l’azienda annunciò l’inizio dei lavori di elettrificazione lungo la tratta in oggetto - unitamente alla Lecce-Zollino -, e il contestuale avvio del servizio di autobus sostitutivi, disarticolato in 31 corse giornaliere tra Lecce e Zollino e 20 tra Maglie e Otranto. 

I pullman per gli studenti delle Superiori


«Per mantenere al di sotto dell’80% la capienza dei posti disponibili sui mezzi prevista dalla legge, il servizio scolastico verrà integrato da bus aggiuntivi», recita la nota della società. È l’altro, delicato fronte legato alla partenza delle scuole superiori fissata per lunedì prossimo in tutto il Salento. E a proposito di mezzi sostitutivi la stessa Sud Est conferma la prosecuzione del servizio bus lungo la Lecce-Zollino, con fermate programmate a Lecce (via Don Bosco angolo via Oronzo Quarta), San Cesario (via Ferrovia 110 San Donato e via Roma 130 angolo via Nino Bixio), Galugnano (via Provinciale 63 Sternatia - via Roma presso Piazza Dante) e Zollino (piazzale Stazione). 
È la partita del “ferro”. Ed è su questa che il Salento si sta giocando un bel pezzo del suo futuro, in termini infrastrutturali ma, in fondo, anche sociali, demografici e, dunque, economici. Dal trasporto merci intermodale (appena avviato da Brindisi e da connettere dallo Scalo di Surbo) alla sperimentazione dei treni a idrogeno (nell’arco dei prossimi 5 anni), passando per l’alta velocità (lungo l’asse Adriatico Lecce-Bologna, studio di fattibilità atteso ad horas) e, appunto, l’elettrificazione. Investimento (da 180 milioni di euro), quest’ultimo, che la Regione solo negli ultimi tre anni è riuscita a far approdare alla fase esecutiva, lungo l’asse che dovrebbe collegare Martina Franca a Gagliano del Capo. 
«I lavori proseguono insieme alle opere di adeguamento degli impianti di sicurezza e di segnalamento - spiega da Sud Est - e lungo la Maglie-Otranto sono state appena ultimate le opere propedeutiche all’elettrificazione che, a sua, volta sarà realizzata in regime di interruzioni programmate senza interferire con la regolare circolazione dei treni». 

Lecce-Zollino: elettrificazione completata a inizio 2022


Quanto alla tratta Lecce-Zollino, invece, l’azienda di trasporto fa sapere che «lo stato di avanzamento complessivo dei lavori si attesta all’80 per cento. Sono in corso la risoluzione delle interferenze con gli enti di pubblici servizi e l’esecuzione delle opere propedeutiche alla realizzazione della sottostazione elettrica di Zollino». Nel dettaglio, Fse spiega che «sono stati installati finora 402 blocchi di fondazione su un totale di 495 e che sono state avviate opere per l’installazione delle barriere antirumore». Avviate anche «le installazioni necessarie alla posa della linea di contatto che avverrà a valle della ripresa della circolazione dei treni prevista nei primi mesi del 2022, in modalità diesel». 
Stando a quanto riportato nel Piano di investimenti 2016-2026 oggetto dell’audizione di Fse lo scorso 17 giugno alla Camera, l’attivazione del servizio di trasporto ferroviario elettrico lungo la Martina Franca-Gagliano del Capo è programmata entro il 2024, ovvero due anni prima della realizzazione dell’impianto di produzione di idrogeno (da 10 milioni di euro) nel bacino di Gallipoli.

Al 2025 è, invece, fissato il completamento dell’installazione lungo la linea Bari-Taranto/Lecce (214 chilometri) del Scmt: il Sistema di controllo della marcia treno che consentirà a tutti i mezzi ferroviari (elettrici e non) di oltrepassare il limite dei 50 km/h di velocità imposto dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie dopo il tragico incidente avvenuto a Corato il 12 luglio 2016 in cui persero la vita 23 persone.

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