Trauma da vacanza e malori da caldo: tutti al Pronto soccorso

Trauma da vacanza e malori da caldo: tutti al Pronto soccorso
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Giovedì 15 Agosto 2019, 08:29 - Ultimo aggiornamento: 09:01
Circa 15 anziani ogni giorno finiscono al Pronto soccorso dell'Ospedale Vito Fazzi di Lecce per colpi di calore. Si manifestano anche con il rialzo della temperatura corporea, da non confondere con gli stati febbrili legati a virus o batteri. In questi giorni i Pronto soccorso sono presi d'assalto, in prima battuta quello del Fazzi. E il caldo fa la sua parte. Insieme ai Pronto soccorso, in prima linea c'è il 118: l'aumento delle richieste di assistenza e cura riguarda anche il servizio in prima linea con ambulanze e auto mediche.

Ma oltre agli interventi per le chiamate, il 118 deve fronteggiare anche le giornate legate ad eventi o manifestazioni. Dopo San Lorenzo (38 gli interventi per eccesso di alcol, il doppio rispetto a tre anni fa) oggi l'allerta riguarda la giornata del Ferragosto e poi i piani sanitari per gli eventi (il parere del 118 è vincolante per ogni manifestazione che superi le tremila presenze), ma anche per la stagione calcistica.

Per domenica, quando allo Stadio di via Del Mare si sfideranno Lecce e Salernitana per la Coppa Italia, il 118 coordinerà il presidio sanitario. E poi ci sarà il tour della Notte della Taranta, sino all'evento clou a Melpignano. Un tour de force, insomma, per medici e operatori sanitari del 118 e dei Pronto soccorso, ma anche nei reparti il carico extra di lavoro si sente.

E il caldo che non sembra voglia mollare. Posti in piedi al Pronto soccorso del Fazzi, nell'area dedicata all'osservazione breve. Sette anziani con patologie varie aggravate dalle temperature africane che in questi giorni stringono il Salento in una morsa sono stati trattati con flebo per reidratarli, ma a loro si sono aggiunti quelli arrivati nel corso della notte. Per un totale di 15 persone.

Il direttore generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, già a inizio estate ha dato disposizione a tutti gli ospedali di non ridurre il numero di posti letto di area medica. Una decisione scaturita dall'osservazione dell'andamento dei ricoveri per sindrome influenzale. Il direttore Rollo ha constatato che il picco dei ricoveri, nei reparti di area medica, si registra non solo tra gennaio e febbraio, ma anche ad agosto. E non si tratta di ricoveri inappropriati, bensì diretta conseguenza del fatto che gli anziani in questo periodo vanno in scompenso.

Oltre al mantenimento del numero di posti letto negli ospedali, quando ci sono le ondate di calore, con il Salento sotto scacco per l'alta pressione di origine africana che fa salire la temperatura anche fino a 40 gradi, scatta l'allerta in tutte le strutture operative della Asl: ospedali, distretti socio sanitari, dipartimenti (Salute Mentale, Prevenzione, Dipendenze Patologiche e 118), presidi sanitari estivi per agire nei confronti della popolazione vulnerabile. E non solo. I direttori dei distretti socio sanitari sono tenuti, ognuno per il territorio di propria competenza, a dare comunicazione del livello di rischio per le persone fragili ai medici di famiglia, ai pediatri di libera scelta, ai medici di guardia medica, ai sindaci e alle associazioni di volontariato. È previsto, inoltre, che i direttori dei distretti autorizzino prestazioni di assistenza domiciliare programmata (Adp) straordinaria, in deroga al tetto previsto, nei confronti dei soggetti inseriti negli appositi elenchi della popolazione fragile.
M.Mon.
 
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