Tragedia sul lavoro: operaio precipita dall'impalcatura e muore
La caduta per una folata di vento

Tragedia sul lavoro: operaio precipita dall'impalcatura e muore La caduta per una folata di vento
di Matteo CAIONE
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Mercoledì 27 Febbraio 2019, 12:13 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 17:49

Un volo di quasi dieci metri dopo una raffica di vento. Dal secondo piano all'asfalto. Una terribile caduta nel vuoto che non gli ha lasciato scampo. È morto così Roberto Pulli, 56 anni, di Arnesano: un esperto pavimentatore che ieri mattina ha perso la vita sul lavoro, nel centro abitato di Monteroni. Era alle prese con una piccola ristrutturazione di un prospetto rivestito di mattonelle di pietra leccese, al secondo piano di un'abitazione che sorge all'angolo tra viale Trieste e via Cesare Battisti.
Si trovava su un'impalcatura mobile: un trabattello di tubi che all'improvviso lo ha tradito a morte. La tragedia si è consumata in una mattinata di sole, ma sferzata da violenti raffiche di vento. E forse proprio una folata impetuosa si è rivelata fatale. Da un momento all'altro la struttura di ferro si è sbilanciata e si è staccata dal muro battendo contro il parapetto del balcone. Lo sfortunato artigiano ha perso l'equilibrio. Lui e il castelletto di metallo che lo sosteneva sono precipitati nel vuoto. Un volo di circa dieci metri.
Roberto Pulli è morto sul colpo a causa del violentissimo trauma cranico e dell'emorragia dovuti al tremendo impatto sull'asfalto. Una scena, in una delle strade più trafficate di Monteroni, da togliere il fiato. Il 56enne lavorava in proprio e stava effettuando la manutenzione della facciata del secondo piano per conto dei proprietari dell'immobile. Ieri era insieme ad un collega che si trovava a distanza e che si è accorto di quanto accaduto per il tonfo e il trambusto della caduta: il collaboratore è stato poi ascoltato dai carabinieri. La vittima è volata per strada da un secondo all'altro: solo un attimo tra la vita e la morte. E un giorno di lavoro come tanti altri gli ha riservato quindi il destino peggiore. L'uomo è stato soccorso dal collega e da alcuni residenti e passanti, prima dell'arrivo delle ambulanze.

 

Ma gli operatori del 118 non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita. Non indossava il casco protettivo, ma con ogni probabilità nemmeno un accorgimento del genere gli avrebbe lasciato scampo dopo una caduta così violenta. Un ruolo chiave potrebbe essere imputato anche alla stabilità precaria del trabattello che, secondo una prima ipotesi, non era accuratamente fissato sul pavimento del balcone. L'impalcatura mobile, che ha trascinato giù l'artigiano, era peraltro avvolta da una rete che potrebbe aver accentuato la forza del vento tramite un effetto vela. Ma diranno di più sulla dinamica le valutazioni tecniche che spettano agli ispettori dello Spesal di Lecce, il servizio dell'Asl chiamato a verificare l'applicazione delle misure di sicurezza negli ambienti di lavoro, che hanno effettuato sul posto accertamenti e sopralluoghi insieme ai carabinieri della stazione di Monteroni, diretti dal luogotenente Giordano Protopapa, e al personale della Sezione rilievi del Reparto operativo. Le indagini dovranno dunque chiarire tutti i contorni di questa ennesima tragedia sul lavoro. Su disposizione dell'autorità giudiziaria, il corpo del 56enne è stato poi trasferito presso la camera mortuaria dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce. E nelle prossime ore il pm di turno Donatina Buffelli incaricherà il medico legale per gli accertamenti da compiere sulla salma.
Pulli lascia la moglie e due figlie.
Sul luogo dell'incidente sono stati momenti di strazio e incredulità. Soprattutto all'arrivo dei parenti sconvolti e lacerati dal dolore. La sorella Maria Leda Pulli, insegnante e vicaria della dirigente scolastica per la scuola media di Arnesano, e una cognata sono state soccorse dal 118 per un lieve mancamento. «Era una persona dal cuore d'oro: non meritava una fine del genere», ha ripetuto più volte la docente con la voce rotta dal pianto. La donna si era sentita col fratello Roberto proprio qualche ora prima dell'incidente. Sul posto anche la dirigente scolastica Lory Natale e altre insegnanti che si sono strette attorno alla collega. Tra i primi ad arrivare anche il sindaco di Monteroni, Angelina Storino. Poi anche il primo cittadino di Arnesano, Emanuele Solazzo. Due comunità colpite al cuore dalla tragedia.

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