Tragedia al ritorno da un motoraduno: muore a 36 anni
L'urto causato da un sacco di rifiuti abbandonato

La scena dell'incidente
La scena dell'incidente
di Andrea TAFURO
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Domenica 27 Maggio 2018, 22:52 - Ultimo aggiornamento: 29 Maggio, 18:56

Un’altra vittima in moto ma questa volta ad uccidere è stata anche una tragica causalità, certamente evitabile: tragico incidente stradale ieri sera intorno alle 22.30 sulla provinciale che collega Novoli a Carmiano. A perdere la vita Peppino Leo, 36 enne operaio di Magliano, frazione di Carmiano. E, secondo le prime ricostruzioni, per “colpa” di un sacchetto di spazzatura abbandonato per strada.
Si tratta del secondo moticiclista che perde la vita in poche ore sulle strade del Salento, ad appena un giorno di distanza dallo schianto che ha causato la morte di un giovane di Monteroni, Andrea. Un incidente mortale molto simile per dinamica: non ci sono altri mezzi coinvolti.
Peppino Leo, giovane manovale di Magliano, frazione di Carmiano, rientrava a casa dopo aver partecipato al moto incontro del Salento, organizzato a Novoli. Peppino, appassionato di moto era solito, trascorrere il tempo libero con gli amici in sella alla sua due ruote, una Honda Cbr 1000.
Ieri aveva preso parte, per l’intera giornata al motoraduno. Poi ad un certa ora, raccontano gli amici giunti sul posto dell’incidente, aveva deciso di far rientro a casa dai suoi genitori e successivamente far ritorno in auto a Novoli per i festeggiamenti conclusivi della manifestazione sportiva.
Dal luogo del raduno sino a Magliano, c’erano da percorrere appena due chilometri sulla provinciale Carmiano-Novoli, che il giovane operaio conosceva bene.
 

 

Ieri sera su quel tratto di strada, in passato già teatro di incidenti stradali mortali, in contrada “Sala russi” prima del curvone, qualcosa deve aver fatto perdere il controllo della moto a Peppino Leo. Un impatto terribile.
Ad accorgersi del corpo esamine in mezzo alla strada, una ragazza che con la propria auto da Novoli si dirigeva a Carmiano. Sotto i fari della vettura si palesa una tragedia. La donna è stata la prima ad allertare i soccorsi.
I carabinieri giunti sul posto per i rilievi e per stabilire l’esatta dinamica, pare non escludano fra le cause, che a provocare la violenta caduta del motociclista possa essere stato un sacchetto di plastica abbandonato ai bordi della carreggiata e pieno di spazzatura. Circostanza e appartenenza del sacchetto tutta da chiarire.
Un ostacolo improvviso che potrebbe aver fatto perdere il controllo della moto a Peppino.
Il primo schianto avvenuto sul guardrail è stato violentissimo, forse ne è seguito un secondo sul lato opposto, prima che il corpo del giovane operaio rotolasse sull’asfalto finendo la corsa al centro di strada. Poco distante anche la moto completamente distrutta, il casco spaccato, una scarpa del giovane e lo strana busta blu di plastica.
Una caduta rovinosa apparsa lunga circa 100 metri, secondo i primi accertamenti dei militari coadiuvati dalla locale protezione civile. Il giovane sarebbe morto sul colpo, a nulla infatti è servito l’immediato intervento dei sanitari del 118. Sul luogo si sono riversati familiari e amici. Per le forze dell’ordine si è reso necessario bloccare il traffico su ambo i sensi di marcia.
 

La Provinciale Novoli-Carmiano torna a far parlare tristemente di se. Quel tratto di strada, con diverse curve pericolose si presenta con scarsa visibilità soprattutto di sera. In passato, nonostante alcuni interventi di messa in sicurezza, purtroppo si sono registrati negli ultimi anni i tragici incidenti mortali di una giovane donna, che fuoriuscita dalla carreggiata andò a sbattere con un albero d’ulivo, e di un calciatore di Campi Salentina che si schiantò con la propria auto all’uscita di una curva.

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