Il pianto disperato della mamma in ambulanza: «Dov'è la mia bambina?»

Il pianto disperato della mamma in ambulanza: «Dov'è la mia bambina?»
di di Maurizio DISTANTE e Roberta GRASSI
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Domenica 13 Dicembre 2015, 18:29 - Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre, 09:24

«La bambina, la bambina». Ha continuato a chiedere di Viola lungo tutto il tragitto verso l’ospedale Perrino di Brindisi. La piccola, era seduta accanto a lei sul sedile posteriore dell’Opel Zafira e non ha avuto scampo. Dopo il tremendo impatto sulla Statale Marta Muscatello e la figlioletta di tre anni si sono dovute separare. L’una a Brindisi, l’altra all’ospedale di Ostuni. Strade divise per sempre.

Il cuoricino della bimba ha smesso di battere durante la corsa disperata in autoambulanza. È arrivata senza vita, senza ormai speranza. I medici avevano fatto il possibile per rianimarla, per evitare lo strazio alla madre sopravvissuta, al padre, Cristian Casili che è corso al Perrino per abbracciare la moglie e che ha accusato un malore non appena gli è stata comunicata la notizia.

Marta non corre pericolo di vita. È arrivata cosciente al pronto soccorso. In grado di parlare, di ricordare tutto in ogni dettaglio. Il pensiero sempre lì, rivolto a Viola che le stava vicino fino all’arrivo dei soccorsi. Ai genitori che, anche loro, non ci sono più.
La donna è stata dapprima ricoverata nel reparto di Ortopedia, poi trasferita in sala operatoria per un intervento. I medici non si sono espressi sulla prognosi: ha riportato diversi traumi di grave entità, fratture in diverse parti del corpo. I famigliari sono accorsi, serbando nel cuore un dolore immenso che non hanno potuto lasciar trasparire.
Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle che non era in auto con il resto della famiglia, con la sua Viola e con i nonni, ha raggiunto il nosocomio in tutta fretta.

Non hanno potuto tenergli nascosto quale fosse stato il bilancio del dramma avvenuto poco prima su strada. Hanno dovuto dirgli che in quell’incredibile schianto dalle dimensioni impressionanti, tra le cinque persone che hanno avuto la peggio c’era proprio l’unica figlia che avrebbe sperato di riabbracciare. Dopo una giornata come sempre trascorsa su e giù per la Puglia, a battagliare con le insegne dei Pentastellati.

Casili è un agronomo che da mesi si sta occupando approfonditamente dell’emergenza Xylella. Nella biografia che ha riportato sui suoi blog, al primissimo rigo sono citate proprio loro due, Marta e Viola, la moglie e la figlioletta.

Marta ce la farà. Casili è stato sorretto, nel pomeriggio di ieri, dalle premure dei dottori brindisini. La sua famiglia, è stata distrutta in una manciata di istanti. Travolta da un destino atroce.