Mega discarica abusiva fra coltivazioni e alberi da frutto: «Si brucia la plastica, Puglia come nella Terra dei fuochi?». Il proprietario: «Solo cassette di legno»

Mega discarica abusiva fra coltivazioni e alberi da frutto: «Si brucia la plastica, Puglia come nella Terra dei fuochi?». Il proprietario: «Solo cassette di legno»
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Mercoledì 19 Febbraio 2020, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 09:17

La denuncia porta la firma di Luca Abete, inviato di Striscia la Notizia. Nel Salento ha individuato una maxi discarica abusiva di cassette per la frutta in materiale plastico. E questo materiale, accatastato a formare dei “muri” veri e proprio in mezzo a coltivazioni di ortaggi e alberi da frutto, viene bruciato dal proprietario del terreno proprio davanti agli occhi scandalizzati dell'inviato della trasmissione Mediaset.

«Qui si brucia tutto, in mezzo ai campi coltivati. E' normale, secondo voi? - chiede Abete -. Si brucia tutto come nella terra dei fuochi» insiste poi titolando il video postato sulla sua pagina ufficiale di Facebook proprio così: "Terra dei fuochi in Puglia?".

Smentita relativa al servizio di Luca Abete - terra dei fuochi in Salento

Relativamente al servizio dell'inviato Luca Abete il legale del proprietario del fondo chiarisce: «Le supposizioni che Abete ha contestato, relativamente al fatto che il falò era alimentato da un misto di cassette di legno e di plastica rotte sono da ritenere false, in quanto, viene considerata la bontà e la buona fede dell'agricoltore proprietario del terreno che nello stesso momento dichiarava all'inviato che si trattavano solo ed esclusivamente di cassette di legno rotte».«Nei giorni seguenti all'incursione di Abete - si legge ancora nella nota - le autorità competenti hanno effettuato rilievi in vari punti del terreno e non hanno riscontrato nessun residuo di plastica bruciata, in quanto il proprietario del terreno incarica periodicamente ditte per lo smaltimento della plastica , polistirolo, e altri materiali destinati alla raccolta differenziata. Durante il servizio dell'inviato l'unico dettaglio da evidenziare riguarda il posizionamento delle cassette per la raccolta delle coltivazioni ai bordi della strada che agli occhi di Abete sono apparse come contenitori gettati alla rinfusa, quando nella realtà le stesse sono poste in quelle posizioni in quanto vengono utilizzate nei pressi delle piantagioni per la raccolta, oltre al fatto che diverso materiale sempre riferente a cassette di plastica e legno, si trovava depositato in un largo appositamente creato per poi essere ceduto alle suddette aziende per lo smaltimento. Altro particolare non meno importante è da riferirsi ai tubi di irrigazione raccolti e depositati ai bordi dei terreni, ma considerati da Abete come tubi di scarto deteriorati quando nella realtà sono efficienti e pronti all'uso. Il gesto che l'inviato Luca Abete ha commesso - conclude il legale -ha generato molto stupore e sdegno sul territorio, infangando sopratutto un agricoltore onesto di fronte alla legge e alla clientela, imputandogli la colpa di inquinare il terreno attraverso la combustione di materiale plastico, ma allo stesso tempo ha infangato il territorio salentino paragonandolo alla "terra dei fuochi" da cui lui proviene».

 

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