Si uccide a 15 anni nel ristorante del padre. La tragedia scoperta dai genitori

Si uccide a 15 anni nel ristorante del padre. La tragedia scoperta dai genitori
di Attilio PALMA
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Lunedì 23 Settembre 2019, 19:32 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 19:41

Si è ucciso a 15 anni forse per una delusione d'amore. Un incipit che pietrifica solo a leggerlo e a sentirlo perché, fondamentalmente, non si può accettarlo. Non c'è modo per farlo e non c'è padre o madre che non senta il cuore stringersi di fronte ad una tragedia incomprensibile come questa. Il ragazzino di Taviano, studente delle superiori, ha deciso ieri pomeriggio di smettere di vivere. Fra oggi e domani l'ultimo saluto all'adolescente, mentre sul web è una pioggia di messaggi e di preghiere. 

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Forse la tristezza per una storia finita male o non come avrebbe voluto ha avuto il sopravvento sulla ragione e sulla voglia di andare avanti. Un momento di debolezza fatale che l'avrebbe portato ad appendere una corda ad una trave del soffitto in una sorta di vano corridoio accanto alla sala ristorante-braceria e negozio di alimentari del padre, situato nella marina di Mancaversa, e farla finita. Così, in pochi minuti.

Una decisione maturata chissà in quale momento poiché il ragazzino non aveva mai dato segnali di sofferenza anche se pare che proprio ieri avesse confidato ai propri genitori la propria amarezza causata, appunto, da una delusione amorosa: la sua ragazza lo aveva lasciato, sembra, domenica scorsa.

Né la prima, né l'ultima nella vita di un ragazzino e di una persona ma nessuno avrebbe potuto pensare ad un simile, tragico epilogo. Ieri pomeriggio, al ritorno da scuola, il quindicenne ha mangiato a casa ed è uscito dopo le 15 alla guida del suo scooter.
Pare si sia recato prima da un suo amico, restando d'intesa che si sarebbero poi magari visti in serata: dopodiché non si è fatto più sentire. I genitori, non vedendolo rientrare, hanno provato a contattarlo sul cellulare senza avere alcuna risposta. Preoccupati hanno deciso di cercarlo fino a quando non sono arrivati nel locali di pertinenza all'attività commerciale compiendo, la madre per prima, la terribile scoperta. Ogni tentativo di rianimare il ragazzo è stato purtroppo vano.

Il ragazzino non ha lasciato alcun biglietto per spiegare le ragioni del gesto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione guidati dal luogotenente Massimo Di Maio insieme ai colleghi della Compagnia di Casarano diretti dal capitano Massimiliano Cosentini che hanno ascoltato i genitori ed effettuato i rilievi di rito. Le indagini sono comunque in corso ma non ci sono dubbi che si tratti di un suicidio tant'è che la salma è stata restituita ai familiari. Il ragazzino, insieme alla sua famiglia, unita e affiatata, era tutto impegnati nell'attività commerciale nel periodo estivo.

Non appena la drammatica notizia è circolata in paese, tra i tavianesi si è diffuso un senso di rabbia, sgomento e commozione per la morte assurda del povero quindicenne.
Davanti all'abitazione della famiglia a Taviano c'è stato un via vai di persone fino a tarda ora.

L'amministrazione comunale d'intesa con il comitato organizzatore ha annullato l'accompagnamento bandistico e i fuochi pirotecnici in programma ieri per i festeggiamenti in onore di San Pio in segno di lutto. «Un'intera comunità sconvolta - sottolinea il vice sindaco Francesco Pellegrino insieme all'amministrazione comunale - una famiglia splendida composta da gente operosa e perbene, un ragazzo stupendo e niente che potesse far presagire una tragedia simile». I funerali si svolgeranno nella giornata di domani.

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