Lesioni alla chiesa di Santa Maria della Strada: traffico sotto accusa

Lesioni alla chiesa di Santa Maria della Strada: traffico sotto accusa
di Pierangelo TEMPESTA
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Mercoledì 27 Aprile 2022, 08:25 - Ultimo aggiornamento: 08:31

Traffico sotto accusa a Taurisano per le lesioni lungo le pareti dell'antica chiesa di Santa Maria della Strada. Il monumento, risalente al 1250 e dichiarato di interesse nazionale, presenta diverse crepe lungo le pareti in corrispondenza delle due entrate. Per l'associazione Odigitria si tratta di problematiche strutturali gravi, causate dal continuo passaggio di auto e mezzi pesanti.

La chiesa del 1800


La chiesa, di proprietà comunale e in uso sin dal 1881 alla confraternita di San Giuseppe, fu edificata fra la metà del XIII e gli inizi del XIV secolo. Al suo interno ci sono affreschi risalenti alla metà del Cinquecento e tele del 1700. Secondo la leggenda, il tempio sarebbe stato edificato da un mercante miracolato dalla Vergine. Ma si narra anche che all'origine della sua costruzione ci sia l'intervento della Madonna contro un'epidemia di peste.
La chiesa si affaccia su corso Umberto I, una delle arterie stradali principali di Taurisano.

 

Il traffico verso Tricase e il Basso Salento

La strada è di passaggio per tutti coloro che, arrivando da Ugento o dalla statale 274 (quindi anche da Gallipoli), devono raggiungere Miggiano, Tricase e gli altri paesi del versante adriatico del Basso Salento.

Le lesioni si trovano principalmente lungo le pareti delle due entrate (su corso Umberto I e su via Giuseppe Verdi). Una lunga crepa è visibile sotto al rosone in corrispondenza dell'antico organo, un'altra sulla parete dell'altare maggiore. E poi, ancora, vicino all'ingresso laterale e alle finestre. Si tratta di lesioni ben visibili dall'interno, ma che in alcuni punti si notano anche sulle pareti esterne.


«Sono lesioni strutturali - spiega l'architetto Antonio Ciurlia, presidente dell'associazione Odigitria - aggravate dalle sollecitazioni che vengono dall'esterno e dal traffico veicolare, molto sostenuto in questi ultimi decenni. Il traffico pesante, soprattutto, non è mai stato regolamentato del tutto e continua a passare a pochi metri dalla struttura. Le vibrazioni causate dai camion inducono a sollecitazioni forti che aggravano ancora di più la sua stabilità».

«Come si evince da una delibera del consiglio comunale del 1881 - spiega l'ex consigliere comunale e storico del territorio Salvatore Antonio Rocca - la chiesa è di proprietà comunale e rientra tra i beni indisponibili del Comune. Le sollecitazioni del traffico, in particolare dei mezzi pesanti che transitano nonostante i divieti, stanno portando la struttura ad avere lesioni gravi. Negli anni scorsi, in qualità di consigliere comunale, ho già sottoposto la questione  al Consiglio, ma non sono stati presi provvedimenti. Al Comune chiediamo il ridimensionamento del traffico e più controlli. Stiamo parlando di un monumento del 1250: va salvaguardato».

Le possibili soluzioni


Tra le soluzioni ipotizzate dall'associazione, oltre a quella di limitare il traffico dei mezzi pesanti, c'è quella di creare un'isola pedonale in corrispondenza della chiesa e di deviare le auto su altre strade.
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