Tassa sui passi carrai, i giudici: «Sì alla retroattività». Cartelle in arrivo

Tassa sui passi carrai, i giudici: «Sì alla retroattività». Cartelle in arrivo
di Stefania DE CESARE
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Giovedì 21 Novembre 2019, 08:45
Tassa sui passi carrai: nuovo sì dai giudici sulla retroattività dei pagamenti. Palazzo Carafa ha vinto in Commissione Tributaria Provinciale il secondo ricorso sulla richiesta di pagamento dell'imposta di occupazione del suolo pubblico anche per le annualità passate. A un mese dal primo pronunciamento, arriva una nuova sentenza che conferma la correttezza dell'iter avviato dal Comune per la riscossione del particolare tributo, per anni ignorato a causa di errori formali.

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I primi avvisi di pagamento per l'anno 2013 - il primo non coperto dalla prescrizione quinquennale - sono stati inviati già da qualche tempo e hanno creato malumori tra i cittadini, poco contenti di dover mettere mano al portafoglio e farsi carico degli arretrati. Il pronunciamento da parte della Commissione Tributaria Provinciale riguarda un ricorso presentato dall'Inail, chiamato a versare la quota della tassa riferita al 2013 e relativa al passo carrabile di via Don Bosco. I giudici tributari hanno chiarito che «il Consiglio Comunale è l'unico organo che in sede di approvazione dei regolamenti ha la facoltà di decidere sulla esenzione di alcune occupazioni ovvero sulle riduzioni e maggiorazioni da applicare alle tariffe ordinarie essendo, invece, demandato alla giunta comunale il solo potere di determinare le tariffe».

La commissione ha ribadito che il Regolamento approvato con deliberazione di consiglio comunale del 2015 - che prevede esoneri solo per i portatori di handicap sia l'unico da ritenere legittimo in quanto le esenzioni della tassa sono di competenza proprio del consiglio comunale. Per questo l'esenzione stabilita nella tabella B dell'articolo 42 del regolamento approvata con delibera di giunta del 2004 dove si legge per i passi carrabili la dicitura occupazioni esenti -, non può ritenersi legittima e valida in quanto adottata da un organo carente di potere nella materia.

Un mese fa era stato un condominio di via Merine a presentare ricorso contro il pagamento degli arretrati che è stato rigettato dai giudici in quanto la discrasia tra quanto dice il Regolamento e l'allegato B altro non è che un refuso che non invalida il provvedimento del consiglio comunale. La decisione del Comune di avviare l'iter di riscossione dell'imposta è stata al centro di un lungo botta e risposta tra maggioranza e opposizione in merito alla retroattività dei pagamenti. La scorsa settimana il consiglio comunale ha bocciato la mozione presentata dal consigliere Gianpaolo Scorrano che chiedeva a Palazzo Carafa di annullare autotutela tutti gli avvisi di accertamento relativi alla tassa sui passi carrai.

«Anche in questo caso ci fa piacere avere conferma sulla certezza del tributo che non è mai stato in discussione ha commentato l'assessore ai Tributi Christian Gnoni . Il tributo deve essere pagato senza falsi allarmismi. I cittadini possono stare tranquilli, non si sta chiedendo niente di più di quello che si poteva chiedere. E, anzi, proprio a tutela dei contribuenti l'amministrazione ha deciso di non applicare sanzioni o interessi». Per quanto riguarda i pagamenti «i cittadini possono recarsi alle Dogre al fine di risparmiarsi le spese di notifica, circa 15 euro, su una richiesta di circa 60,70 all'anno ha aggiunto l'assessore -. E soprattutto possono pretendere di pagare solo l'anno 2014 e l'anno corrente, così da frazionare il totale. Nel 2020 pagheranno il 2016 e il corrente e così via sino a mettersi in regola con l'anno in corso. Chi vuole può pagare tutti e cinque gli anni».
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