Nubifragio e tromba d'aria sul Salento: danni e disagi. Nel Tarantino auto sommersa dall'acqua, paura per mamma e figlia. Allarme per le coltivazioni

L'auto sommersa dall'acqua
L'auto sommersa dall'acqua
di Nicola Natale
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Lunedì 23 Luglio 2018, 19:49 - Ultimo aggiornamento: 21:19

Il maltempo che ha percorso per lungo tutta l'Italia nelle ore passate, provocando gravi danni in molte regioni del centro nord, oggi ha investito anche la Puglia e il Salento con una "bomba d'acqua", nubifragio e in alcune zone anche una tromba d'aria e una violenta grandinata. Diversi i danni, moltissimi i disagi e a decine le chiamate ai vigili del fuoco e ai vigili urbani dei diversi comuni più colpiti. Tra questi, in provincia di Lecce, la zona di Melendugno e le sue marine, con rami d'albero e pali abbattuti e le luminarie della festa a San Foca danneggiate dalle raffiche di vento. Danni anche a Martano, a Castrì, a Nardò, ma quasi tutto il territorio è stato sferzato da forti raffiche di vento e soprattutto investito dal violento e repentino acquazzone che ha allagato strade e campagne.

L'acquazzone si è riversato anche sul Tarantino, provocando allagamenti e molti problemi. Tanta paura per due donne, madre e figlia, la cui auto è stata improvvisamente sommersa dall'acqua mentre era in un sottopasso. E mamma e figlia sono dovute salire sul tetto della macchina per mettersi in salvo.  Le due donne erano in auto a Chiatona, frazione marina di Massafra, quando si è scatenata la furia della pioggia. Mentre attraversavano il sottopasso della località turistica sono rimaste intrappolate in macchina, con l'acqua che ha invaso completamente la vettura. Sono riuscite a mettersi in salvo salendo sul tetto. Poco dopo sono state recuperate dagli operatori del nucleo 25.

Un violento acquazzone ha colpito anche Marina di Ginosa.  I vigili si sono prodigati a mettere in sicurezza le zone allagate a partire dal primo sottopassaggio di via Stella Maris, “immediatamente riaperto alla viabilità veicolare e pedonale”. La viabilità è tornata normale dopo circa due ore. Va detto che i soli due sottopassi alla ferrovia che attraversa tutto l’abitato di Marina di Ginosa sono provvisti di pompe per drenare l’acqua che si raccoglie sistematicamente ad ogni pioggia. Nel caso di precipitazioni abbondanti spesso gli impianti non sono sufficienti, così come viene messa a dura prova tutta la rete di fogna bianca. 

Il maltempo ha anche abbattuto diversi alberi nella zona di Castellaneta. Ma in tutta la provincia sono state tantissime le richieste di intervento giunte ai centralini dei vigili del fuoco.

Gravi disagi anche a Brindisi e provincia. Sono bastati pochi minuti. Non più di un’ora di pioggia, intensa e violentissima e la città è finita in ginocchio. La bomba d’acqua che si è abbattuta ieri mattina sul capoluogo ha provocato enormi disagi. Le previsioni meteorologiche che indicavano per ieri forti acquazzoni, si sono rivelate corrette. Il violento nubifragio che ha interessato tutto il Salento ha colpito in particolare Brindisi, con 102 mm di pioggia in due ore che hanno provocato l’esondazione del canale Patri, allagando la città con diverse strade sott’acqua così come scantinati e locali situati al pian terreno. Decine le richieste di intervento dei vigili del fuoco, con pattuglie impegnate a trarre in salvo gli automobilisti rimasti imprigionati all’interno delle loro autovetture.

L'acqua e soprattutto la grandine hanno danneggiato anche le coltivazioni in molta parte della regione. “L’ondata di maltempo imperverserà per 3 giorni circa, accompagnata da raffiche di vento di maestrale, in un momento molto delicato per i vigneti di uva da vino e da tavola, gli ortaggi e gli oliveti. In questa stagione è la grandine l’evento più grave per gli agricoltori perché causa danni irreversibili e provoca la perdita dell’intero raccolto dopo un anno di lavoro”, dice Gianni Cantele, Presidente di Coldiretti Puglia.
Le province della BAT e di Bari sono sott’acqua, con Casamassima, Putignano, Sammichele, Palo del Colle, Grumo, Bitetto colpite dalla grandine, così come Martina Franca in provincia di Taranto dove gli scrosci di pioggia più violenti si sono registrati a Palagiano, in provincia di Foggia – continua Coldiretti Puglia – bombe d’acqua ad Apricena, San Giovanni Rotondo, Manfredonia e San Severo, mentre sono state distrutte dalla grandine le colture di meloni a Brindisi.  E’ quanto emerge dalle prime rilevazioni di Coldiretti Puglia sugli effetti dell’ultima ondata improvvisa di maltempo in una estate iniziata con la caduta del 124% di pioggia in più a giugno dopo che la primavera ha fatto segnare una anomalia del +21% rispetto alla media storica, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr.

“Impossibile affrontare fenomeni controversi – denuncia Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia - dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione. Intanto, sarà potenziato il servizio di assistenza tecnica alle aziende per la difesa delle colture dalle avversità meteoriche e per il supporto alle scelte operative aziendali, mentre gli agricoltori pugliesi aspettano ancora milioni di euro per il mancato versamento dei contribuiti per le assicurazione contro le calamità nelle campagne. Come se non bastasse al danno si aggiunge la beffa, perché gli interventi post calamità costano il quadruplo rispetto al sostegno alle polizze assicurative e per questo sono necessarie immediate misure straordinarie per allineare i pagamenti, superando le inefficienze della macchina pubblica che non possono ricadere sulle imprese”. 
Il maltempo interesserà nelle prossime ore a macchia di leopardo l’intera regione – aggiunge Coldiretti Puglia – e non appena sarà possibile l’accesso ai campi, saranno avviati immediatamente i sopralluoghi per verificare lo stato delle produzione. Sono drammatici gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori – conclude Coldiretti Puglia - che perdono i prodotti agricoli e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante.
 

 

 

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