Tap, il perito del gip resta Bezzo. Respinta l'istanza di revoca della nomina

Tap, il perito del gip resta Bezzo. Respinta l'istanza di revoca della nomina
di Erasmo MARINAZZO
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Martedì 6 Novembre 2018, 01:46 - Ultimo aggiornamento: 12:43

E niente. Nessuna revoca di quel docente nominato dal giudice nella consulenza collegiale che dovrà stabilire se il gasdotto Tap-Snam sia assoggettabile alla direttiva Seveso III. L'associato di Impianti chimici del Dipartimento di Ingegneria industriale dell'Università di Padova, il professore Fabrizio Bezzo, resta nel pool di esperti che dovrà indicare se l'impianto superi o meno la soglia delle 50 tonnellate di portata di gas potenzialmente presente nel terminale di ricezione e se sia classificabile come stabilimento complesso.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, Cinzia Vergine, ha respinto l'istanza a firma del procuratore capo Leonardo Leone de Castris e del sostituto Valeria Farina Valaori, di revocare la nomina dopo la segnalazione arrivata dal presidente della Regione, Michele Emiliano, in cui si sosteneva la vicinanza professionale e anche personale al professore Giuseppe Maschio. Indicato quest'ultimo, come mentore del professore Bezzo e facente parte dello stesso dipartimento dell'università di Padova. E soprattutto diventato consulente di Tap dopo la scelta del giudice caduta sul professore Bezzo.
Dunque per quello studio che metterà un punto fermo sul prosieguo o sullo stop del gasdotto che vorrebbe collegare le sponde della spiaggia di San Basilio di San Foca (marina di Melendugno) con la condotta della Trans Adriatic Pipeline collegata ai pozzi dell'Azerbaijan attraverso la Turchia, la Grecia e l'Albania, è venuta meno la possibilità di revocare Bezzo ed individuare un'altra figura da affiancare a Davide Manca - associato del Dipartimento di Chimica, Materiale ed ingegneria Chimica del Politecnico di Bari, ossia l'esperto di esplosioni industriale ed incidenti rilevanti suggerito dalla Procura - e Maria Lionella Scazzosi, ordinario di Tutela del paesaggio del Politecnico di Milano. Resta il professore Bezzo perché il giudice Vergine non ha individuato nella procedura penale una norma che consentisse la revoca o la sostituzione.
La Procura non ha strumenti per impugnare la decisione del giudice, si procede per questo così come indicato nell'incidente probatorio del 24 aprile scorso. Tenendo presente che i consulenti saranno poi esaminati con le stesse modalità del processo in aula: ciò consentirà di verificare, vagliando nel merito le conclusioni della consulenza, anche se fosse legittima la suspicione sollevata dal presidente della Regione e che ha indotto la Procura di Lecce a sostenere che ci fossero ragioni di incompatibilità per il professore Bezzo per quelle notizie che lo danno vicino al collega Maschio.
Il dubbio, insomma, potrebbe essere sciolto in aula anche mettendo a confronto le consulenze di Tap e del giudice. Intanto la mancata revoca-sostituzione consente di mantenere inalterata la tabella di consegna: è prevista entro il 28 novembre, il deposito della consulenza. Dopo due proroghe accordate, la prima di due mesi e la seconda di un mese. Accordate proprio al professore Bezzo che ha lamentato problemi di complessità della perizia sia sotto il profilo normativo che tecnico, nonché una difficoltà a reperire tutte le informazioni necessarie a tirare le conclusioni.
Diversamente, la nomina di un nuovo consulente avrebbe comportato la fissazione di un nuovo incidente probatorio e nuovi termini per la consegna.
Fra le risposte che determineranno il futuro di Tap nel Salento, anche se l'impianto Tap-Snam sia stato frazionato in due progetti o debba essere considerata una unica opera.

Quesito che ha dato vita all'ipotesi di reato di truffa di cui rispondono Gilberto Dialuce, direttore generale per la Sicurezza, l'Approvvigionamento e le Infrastrutture energetiche del Ministero dello Sviluppo economico, Clara Risso, legale rappresentante di Tap, e Michele Elia, country manager Tap.

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