«In Parlamento trans e mafiosi»: lo scivolone del sindaco contro Luxuria. Poi la telefonata e le scuse

«In Parlamento trans e mafiosi»: lo scivolone del sindaco contro Luxuria. Poi la telefonata e le scuse
di Andrea TAFURO
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Mercoledì 17 Marzo 2021, 18:08

«Il Parlamento non ci dà buoni esempi, abbiamo visto prostitute e trans, abbiamo visto tutto in consiglio comunale, malavitosi e mafiosi». Il sindaco di Surbo, Ronny Trio finisce sotto accusa per le dichiarazioni rilasciate nel corso del consiglio comunale dello scorso 11 febbraio. Affermazioni diffuse sui social e duramente criticate dall’ex deputata Vladimir Luxuria.


Il fatto. Le frasi incriminate però erano già rimbalzate sotto i riflettori della rete con l’ex deputata di origine foggiana, venuta a conoscenza del fatto. «Mi hanno comunicato che durante il Consiglio Comunale di Surbo il sindaco Ronny Trio abbia pronunciato le parole che riporto in allegato. Ne ho sentite tante su di me però associarmi a malavitosi e mafiosi mi sembra davvero troppo. Mi auguro che qualcuno si dissoci».
Immediate però sono arrivate, sempre tramite social, le scuse del primo cittadino.

Le scuse. «Sono rammaricato e mortificato per quanto accaduto in un recente consiglio comunale durante il quale, nella concitazione determinatasi dal confronto e dalla dialettica politica, mi sono lasciato andare ad una espressione che ha ingenerato un equivoco non voluto e che, in particolare, non rispecchia il mio pensiero.

Mi scuso pubblicamente dunque  - prosegue Trio - per aver involontariamente offeso le persone trans rispetto alle quali, nonostante la frase possa indurre ad altro significato, nutro profondo rispetto e considerazione per il percorso umano di autodeterminazione intrapreso. In particolare, vorrei che il mio pensiero giungesse all’onorevole Vladimir Luxuria, che ho già personalmente contattato e che ringrazio per avermi voluto ascoltare e per aver accettato le mie scuse. La aspetto a Surbo, una città aperta e inclusiva».

Scuse accettate e, presto, un ritorno nel Salento per Luxuria. 

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