Superbolidi e auto senza guida: «Pista Porsche, sfida alla crisi»

Superbolidi e auto senza guida: «Pista Porsche, sfida alla crisi»
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Martedì 8 Febbraio 2022, 07:40 - Ultimo aggiornamento: 07:41

L'auto del futuro si svilupperà a Nardò. Parola del gruppo Porsche che ieri ha ufficialmente presentato ai vertici della Regione Puglia il progetto di sviluppo del centro prove. Un investimento complessivo di 160 milioni di euro in dieci anni porterà la pista del Nardò Technical Center ad essere il centro più importante d'Europa per la ricerca e il testing di una nuova generazione tecnologica di veicoli. All'incontro con la delegazione Porsche, guidata da Michael Steiner, direttore ricerca e sviluppo e membro del board Porsche AG, hanno partecipato Antonio Gratis, Ceo Nardò Technical Center e, per la parte istituzionale il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, gli assessori all'ambiente Anna Grazia Maraschio e allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci.

L'investimento

Da quando nel 2012 Porsche Engineering ha rilevato il centro prove di Nardò, circa 80 milioni di euro sono già stati investiti e altrettanti sono destinati allo sviluppo della struttura nell'arco dei prossimi quattro anni per farla divenire centro d'eccellenza mondiale sui test software e hardware per la guida intelligente delle macchine del futuro. Il piano industriale punta sulla ricerca e sul testing di una nuova generazione tecnologica di veicoli e Nardò sarà creata una vera e propria città virtuale per testare la guida senza autista (Sin City).

Saranno costruite altre 20 piste per lo sviluppo di soluzioni innovative nel campo della trazione elettrica e della sperimentazione sulle batterie. Con l'obiettivo di concentrare nel Salento le attività di preparazione alla produzione di motori elettrici potenti e affidabili. Previsti interventi per la messa in sicurezza dell'area.

«Ringraziamo la Regione per l'attenzione rivolta ai nostri programmi di test sull'auto del futuro - ha affermato Steiner - e abbiamo discusso della possibilità di spostare in Puglia i test sulla mobilità elettrica, sulla connettività, sul software e sulla guida automatica». L'investimento è orientato a rafforzare il percorso intrapreso da Ntc di protezione del territorio attraverso opere di ambientalizzazione e tutela del paesaggio: tra gli interventi anche il potenziamento del sistema anti-incendio nel centro prove. Un incontro significativo alla luce della crisi del settore che sta coinvolgendo anche la storica filiera nata in Puglia anni fa. «Un bellissimo incontro di lavoro - ha dichiarato Emiliano - con Porsche e con questa grande società che gestisce il centro di Nardò. Stiamo lavorando insieme al suo sviluppo sostenibile per consentire i test sulle auto del futuro. L'impegno di Porsche, in particolare con l'introduzione di queste nuove tecnologie legate al testing, ci aiuterà nel superare i problemi che l'industria automotive sta avendo in Puglia e Porsche è nostro partner in questo processo».

Il Nardò Technical Center, con i suoi 700 ettari di superficie, più di 20 piste e diverse infrastrutture, conta tra i suoi clienti 90 società automotive e impiega più di 150 persone. Fondato nel 1975 dalla Fiat, l'anello ad alta velocità, unico al mondo con la sua lunghezza di 12,6 km e diametro di 4 km, fu costruito per implementare i processi di ricerca e sviluppo, consentendo di testare i veicoli in condizioni estreme.
 

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