Sud Salento, scritte offensive contro il sindaco sulle plance elettorali

Uno delle scritte offensive sulle plance elettorali di Alessano
Uno delle scritte offensive sulle plance elettorali di Alessano
di Luana Prontera
2 Minuti di Lettura
Domenica 4 Settembre 2022, 16:45 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 23:49

Nella notte fra sabato e domenica ad Alessano, sulle plance elettorali di via Rimembranze, sono comparse alcune scritte offensive nei confronti del sindaco Osvaldo Stendardo. A renderlo noto è stato proprio il primo cittadino del piccolo Comune del Sud Salento. «Oggi mi hanno riservato un buongiorno diverso. E mi ha riportato alla mente alcuni ricordi che sanno di nostalgia», il messaggio del sindaco. «Sono  figlio di un falegname, che troppo presto ha dovuto lasciare questo mondo. E se avesse visto oggi queste offese, contro di me, contro il nostro amato paese, che dolore avrebbe provato. Lui che tra mille sacrifici mi ha fatto studiare, "cu no dai retta alli fessi", mi ripeteva. Non ha potuto lasciarmi nulla di materiale, erano tempi duri ed io ero un giovane commercialista, squattrinato, figlio di "nessuno", che ha dovuto lottare per affermarsi, per farsi strada, da solo».

Le indagini

Le indagini le stanno conducendo i carabinieri della stazione di Alessano acquisendo i filmati degli impinanti di videosoverglianza di via Rimbrembanza e delle strade vicine.

Il caso è seguito anche dai poliziotti della Digos della questura di Lecce.

«Non scendo a compromessi»

Intanto Stendardo ha voluto dire altre, parlando della sua storia personale per prendere le distanze da quelle offese e dai contenuti delle stesse: «Per quello che sono, per quello per cui lotto ogni giorno, perché oggi sono un padre che ha sempre cercato di educare i suoi figli al bene, alla meritocrazia, non scenderò mai a compromessi».

La solidarietà

Il vicesindaco, gli assessori e i consiglieri di maggioranza hanno espresso  vicinanza e solidarietà al sindaco. Ed anche i sindaci e i consiglieri di altri paesi del Capo di Leuca hanno manifestato l'aperta condanna alle scritte offensive.

© RIPRODUZIONE RISERVATA