Nella notte fra sabato e domenica ad Alessano, sulle plance elettorali di via Rimembranze, sono comparse alcune scritte offensive nei confronti del sindaco Osvaldo Stendardo. A renderlo noto è stato proprio il primo cittadino del piccolo Comune del Sud Salento. «Oggi mi hanno riservato un buongiorno diverso. E mi ha riportato alla mente alcuni ricordi che sanno di nostalgia», il messaggio del sindaco. «Sono figlio di un falegname, che troppo presto ha dovuto lasciare questo mondo. E se avesse visto oggi queste offese, contro di me, contro il nostro amato paese, che dolore avrebbe provato. Lui che tra mille sacrifici mi ha fatto studiare, "cu no dai retta alli fessi", mi ripeteva. Non ha potuto lasciarmi nulla di materiale, erano tempi duri ed io ero un giovane commercialista, squattrinato, figlio di "nessuno", che ha dovuto lottare per affermarsi, per farsi strada, da solo».
Le indagini
Le indagini le stanno conducendo i carabinieri della stazione di Alessano acquisendo i filmati degli impinanti di videosoverglianza di via Rimbrembanza e delle strade vicine.
«Non scendo a compromessi»
Intanto Stendardo ha voluto dire altre, parlando della sua storia personale per prendere le distanze da quelle offese e dai contenuti delle stesse: «Per quello che sono, per quello per cui lotto ogni giorno, perché oggi sono un padre che ha sempre cercato di educare i suoi figli al bene, alla meritocrazia, non scenderò mai a compromessi».
La solidarietà
Il vicesindaco, gli assessori e i consiglieri di maggioranza hanno espresso vicinanza e solidarietà al sindaco. Ed anche i sindaci e i consiglieri di altri paesi del Capo di Leuca hanno manifestato l'aperta condanna alle scritte offensive.