Studente salentino aggredito dopo aver baciato un amico. «Ci insultavano»

Il 24enne stava stava celebrando il compleanno in un locale del centro storico quando si è ritrovato con il naso fratturato. Presentata denuncia ai carabinieri

Studente salentino aggredito dopo aver baciato un amico. «Ci insultavano»
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Lunedì 27 Marzo 2023, 19:51 - Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 16:49

Uno studente salentino è stato aggredito a Riccione dopo aver baciato un amico. «Mi hanno picchiato perché mi baciavo con un altro ragazzo». È quanto denuncia uno studente universitario di 24 anni, originario del Salento, che sabato notte a Rimini si è ritrovato con il naso fratturato. Filippo Marcuccio stava celebrando il compleanno in un locale del centro storico. Attorno all'una, dopo qualche bicchiere ed effusione con un amico, è stato picchiato da due clienti del locale poco più grandi di lui.

Cosa è successo

A raccontare la notizia è stata Teleromagna. «Ho iniziato a sentire dei commenti omofobi abbastanza pesanti - descrive il giovane - e quindi sono andato a chiedere spiegazioni, a dire "scusate, ci conosciamo tutti. Perché dovete fare così? Qual è il vostro problema?". Poi mi sono sentito chiamare "finocchio", prendere dalla spalla e picchiare da due ragazzi». Il giorno dopo è andato al pronto soccorso. Risultato: 25 giorni di prognosi.

I gestori del locale sostengono però un'altra tesi, che non si sia trattato di aggressione a sfondo omofobico, ma di uno scontro fra bande. Tesi che il 24enne respinge al mittente. «Non faccio parte di nessuna banda, né io né il mio amico - dice -, e poi esco pochissimo, soprattutto per il centro di Rimini». Filippo, che presenterà oggi denuncia ai carabinieri, ha molto apprezzato la vicinanza manifestata da tante persone. «Però è stata una brutta esperienza che auguro che non accada a nessuno, anche se purtroppo so che non sarà così, perché il mondo in cui viviamo è ancora questo - afferma -.

Mi sento fortunato che sia successo a me, che riesco a gestire queste cose con una certa forza e ironia. Qualcun altro si sarebbe buttato molto più giù». «Purtroppo - aggiunge - nel 2023 siamo ancora ridotti che due ragazzi non si possono baciare tranquillamente, che rischiano di essere picchiati a sangue». 

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