Strage a Cursi, il pluriomicida: «Mi preparavo da due anni»

Strage a Cursi, il pluriomicida: «Mi preparavo da due anni»
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Lunedì 1 Ottobre 2018, 11:45 - Ultimo aggiornamento: 11:50

Si è tenuto poco fa in Procura, a Lecce, li'nterrogatorio di Roberto Pappadà, il pluriomicida che nella notte di venerdì ha ucciso i vicini di casa, freddando a colpi di pistola padre, figlio e zia del ragazzo e ferendo gravemente anhe la madre del giovane.
«Avevo premeditato la strage da due anni, quando fui picchiato dal ragazzo  - ha rivelato durante l'interrogatorio -. Mi sono procurato appositamente la pistola». L'assassino ha dunque ammesso la premeditazione, aggiungendo di non avere ucciso anche la donna solo perché "gli era sfuggita".
Ha raccontato che credeva che la famiglia fosse a casa. Ha visto Andrea arrivare con la fidanzata a cui ha intimato di allontanarsi e ha poi sparato al giovane. Pensava che fossero in casa e ha aspettava che accorressero ma invece ha atteso che arrivassero in auto avvisati dalla ragazza.
Aveva cinque colpi in canna e ha chiarito di avere intenzionalmente puntato l'arma anche contro la zia "perché lo provocava". Mentre il marito della donna non gli interessava.
Pappadà non ha aggiunto altro su dove avesse preso l'arma e perché abbia aspettato due anni dall'episodio che avrebbe scatenato la sua ira: a suo dire infatti, Andrea due anni prima gli avrebbe messo le mani al collo durante un litigio tra vicini. Al centro della contesa, oltre al posto auto anche lo spostamento dei bidoni per i rifiuti.
 

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