Sterpaglie e rotatorie “secche": terreno fertile per gli incendi

Sterpaglie e rotatorie “secche": terreno fertile per gli incendi
di Andrea TAFURO
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Sabato 3 Luglio 2021, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 12:17

Incendi di sterpaglie che lambiscono le strade provinciali e campi incolti, a far da cornice, devastati dalle fiamme che bruciano ulivi e squarciano il paesaggio. Erba alta - e secca - sulle rotatorie, completano il quadro. Una triste cartolina del Salento si presenta a turisti e residenti che si immettono su strada per raggiungere le mete rivierasche su Jonio e Adriatico, oppure i borghi antichi nell’entroterra. Un territorio sotto assedio dalle fiamme che si fanno strada tra l’erba alta ai cigli delle arterie stradali e nei terreni adiacenti, abbandonati e senza difese.

Gli incendi


Decine di ettari di campagne in fumo, anneriti tanto da diventare un tutt’uno con l’asfalto.

E poi il pericolo per gli automobilisti che transitano su percorsi lambiti dalle lingue di fuoco e invasi dalla coltre di fumo. Segnalazioni di incendi si susseguono giornalmente e numerosi sono gli interventi dei vigili del fuoco, stremati e in affanno per la mole di lavoro. Gli ulivi secchi, uccisi dalla xylella, poi facilitano il compito al fuoco: il Salento è come se fosse un enorme pagliaio.  Le fiamme, spesso di natura dolosa, colpiscono da nord a sud della provincia: lungo la provinciale Novoli – Lecce, sulla Carmiano – Veglie – Porto Cesareo, a Squinzano, ed ancora, sulla famigerata 275 all’altezza della rotatoria (gestita da Anas) tra Lucugnano di Tricase e Miggiano. Le istituzioni da settimane provano a correre ai ripari, ma tant’è, il fuoco complice il gran caldo e l’azione dei piromani, non si arresta. 

La Provincia


La Provincia di Lecce nelle ultime settimane è intervenuta con lo stanziamento di 500 milioni di euro per le operazioni di sfalcio dell’erbacce e taglio della vegetazione lungo i cigli delle arterie provinciali. A Palazzo dei Celestini, l’allarme risuonato da tempo, impone agli uffici del settore “Territorio e ambiente” attenzione e celerità nei lavori.
«Siamo a lavoro su tutto il territorio con tre ditte. La priorità è per le strade che conducono alle marine. L’impegno della Provincia - assicura l’ingegnere Luigi Tundo - è massimo e costante, ma ci vuole del tempo per completare i diversi lotti d’area. L’attività di sfalcio e potatura affinché porti benefici si deve eseguire in questo periodo, altrimenti partendo in anticipo si rischia che l’erba ricresca. Un pericolo che non possiamo correre viste le risorse economiche adeguate, ma non eccessive. Il gran caldo e gli incendi poi fanno il resto. Siamo consapevoli di combattere con un fenomeno insidioso – sottolinea Tundo - che purtroppo si ripete ogni anno, ma senza l’aiuto di tutti non sarà facile debellarlo».


Impegno su decoro urbano e pulizia delle strade ribadito con forza anche dal presidente della Provincia, Stefano Minerva. «La nostra attività ci permette di monitorare e bonificare tutte le aree, ma il vero problema degli incendi che poi finiscono in strada, parte dalle campagne incolte e abbandonate. Siamo consapevoli che non è un bel vedere, soprattutto per i turisti che raggiungono il nostro Salento, ma la situazione purtroppo è molto più complessa – ammette Minerva - e la stiamo affrontando a più livelli: nei giorni scorsi in Prefettura, dove ritorneremo prossimamente con tutti i sindaci per aggiornare la questione con nuove soluzioni». Tra queste la riforestazione. «L’erba alta è solo la conseguenza dell’incuria nei terreni e tagliarla può non bastare. La soluzione invece risiede nel ridare dignità e vita alle campagne. Con la riforestazione - conclude il presidente della Provincia -. Aiutiamo l’ambiente, miglioriamo il decoro urbano e poniamo un freno ai tanti incendi estivi che stanno devastando il nostro territorio».
 

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