Statale 275, per l'approvazione del primo lotto manca solo la firma di Emiliano

Statale 275, per l'approvazione del primo lotto manca solo la firma di Emiliano
di Pierpaolo SPADA
4 Minuti di Lettura
Venerdì 20 Gennaio 2023, 08:53 - Ultimo aggiornamento: 09:25

Dopo la pioggia di pareri, il nulla. L'accelerata autunnale dell'iter aveva illuso: prevista entro il 15 settembre, l'approvazione del progetto definitivo del primo lotto della Statale 275, Maglie-zona industriale di Tricase, non è ancora avvenuta. Ma parrebbe questione di giorni, se non di ore: adesso dipende tutto solo dal presidente della Regione, Michele Emiliano.

Lo stato dell'iter


Bocche cucite in Anas. Da metà dicembre, nemmeno la struttura commissariale fornisce indicazioni ufficiali sullo stato dell'iter, né tanto meno lo fa - coordinando le attività dall'alto - il ministero delle Infrastrutture di Matteo Salvini. Tuttavia, la procedura da osservare è facilmente rinvenibile. E dunque anche gli step da compiere sono intuibili, al netto di quel po' che comunque trapela e che consente di apprendere che «è in corso d'acquisizione l'atto di intesa per l'approvazione del progetto definitivo».
Si tratta del provvedimento che il presidente della giunta regionale è deputato a sottoscrivere, sentiti i dipartimenti competenti. È il documento che sancisce il termine del percorso approvativo del progetto definitivo e, dunque, il passaggio alla fase successiva, che - secondo le direttive del commissario Vincenzo Marzi - dovrà concludersi ad aprile con la pubblicazione del bando di gara.


La procedura di legge prevede che il commissario proponga istanza d'intesa al presidente della Regione acquisiti i pareri necessari.

La Conferenza dei servizi in merito si è conclusa con esito favorevole a fine agosto. Parallelamente il commissario avrebbe dovuto ottenere dal ministero dell'Ambiente la Valutazione d'impatto ambientale che, pur con un pizzico di ritardo, formulata il 10 ottobre, ha ricevuto il 17 novembre, con tre prescrizioni da osservare in fase esecutiva. E il 2 dicembre è stata concessa anche l'Autorizzazione paesaggistica da parte della giunta regionale, sulla base del parere reso dalla locale Soprintendenza. A quella data mancava, però, ancora il sì del ministero della Cultura, di cui non ne è mai più stato dato atto. Un parere importante ma che, essendo vincolante per l'emissione del parere ambientale (Via), risulta a tutti gli effetti ininfluente ai fini approvativi.

Le tappe


Per onorare il cronoprogramma delineato all'atto della sua nomina insieme al governo Draghi nel luglio 2021 e dunque bandire la gara entro aprile e consegnare i lavori a giugno, il commissario Marzi dovrà approvare prima il progetto definitivo e poi quello esecutivo, o meglio i tre progetti esecutivi per i rispettivi tre stralci in cui il lotto è stato suddiviso. A quanto è dato sapere, proprio al fine di non bucare gli appuntamenti, il capo compartimento Puglia di Anas ha dato sin da dicembre incarico ai progettisti di elaborare la versione esecutiva, in modo tale che, pur tardiva, l'approvazione del progetto definitivo sia immediatamente seguita da quella dei progetti esecutivi.

Il nodo finanziario


Resta irrisolto anche il nodo finanziario. Per effetto della pesante inflazione, il commissario già a novembre comunicò a sindaci e Provincia che Anas avrebbe ricalcolato il prezzo dell'opera in 350 milioni di euro, rispetto ai 244 iniziali.
Essendo al momento disponibili nelle casse dello Stato 283,9 milioni di euro (compresi i 39,9 riservati inizialmente al secondo lotto), si è posta dunque presto la questione di reperire i restanti 67,5. Sul punto, un emendamento alla Legge di Bilancio è stato pure presentato dal M5S, senza però che il governo lo prendesse in considerazione. E a tutt'oggi non è ancora dato sapere se l'opera potrebbe eventualmente andare in gara ad aprile anche senza beneficiare di completa copertura. Il tracciato del primo lotto si estende tra Melpignano, Maglie, Muro Leccese, Scorrano, Botrugno, San Cassiano, Nociglia, Surano, Montesano Salentino, Andrano e Tricase (zona industriale). Tre gli stralci funzionali, con previsione di raddoppio delle corsie (da 2 a 4). Si procederà alla realizzazione di una strada extraurbana principale larga 22,5 metri, con 2 carreggiate (composte ciascuna da 2 corsie da 3,75 metri) separate da uno spartitraffico di 2,5 metri. Sedici gli svincoli previsti (4 nuovi e 12 da adeguare), con 78 complanari, 14 cavalcavia, 2 sovrappassi e 3 sottopassi, oltre a 16 vasche di prima pioggia. Sette anni fa l'annullamento della prima gara da parte di Anas, dietro suggerimento dell'Autorità anticorruzione. E l'attesa continua.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA