Anas eseguirà il dettato della Commissione Via riposto nel parere del 6 aprile. E in 4 mesi sarà in grado di ottenere anche il rinnovo della Valutazione d’impatto ambientale per i tratti del progetto definitivo del primo lotto della statale 275 Maglie-Leuca oggetto di modifica. È l’impegno strappato all’amministratore delegato e direttore generale di Anas, Massimo Simonini, dal viceministro a Infrastrutture e mobilità sostenibile, Teresa Bellanova, durante il confronto svoltosi ieri a Roma. Un faccia a faccia al termine del quale la Bellanova ha quasi puntato il dito: «C’è una responsabilità di tutti i soggetti coinvolti nei confronti del territorio salentino che non può più essere bypassata».
L'opera
Se, dunque, qualcuno aveva ipotizzato anche la possibilità che Anas potesse ricorrere al Tar contro i rilievi della Commissione Via del ministero della Transizione ecologica (Mite) dovrà ricredersi. Riparte, invece, il conto alla rovescia. Anche se c’è chi pensa che la stima temporale dei 4 mesi - per l’aggiornamento del Piano ambientale, ma soprattutto per la Valutazione d’impatto ambientale e per i pareri funzionali da parte di altri enti - sia quantomeno ottimistica. «Anas - riferisce Bellanova - è già al lavoro per rispondere alle richieste della Commissione Tecnica Via/Vas. Anas sta già provvedendo all’aggiornamento dello Studio di Impatto ambientale per le varianti localizzative, al rinnovo della procedura Via per i tratti richiesti - ovvero con 12 dei 16 svincoli previsti nel progetto insieme a tre scavalchi - e all’aggiornamento del progetto definitivo per recepire le residue ottemperanze, da inviare al Mite. Tempo complessivo previsto 4 mesi».
Circa 120 giorni entro i quali il Mite dovrà anche richiedere e riottenere il parere del Mibact che, il 2 settembre 2020, si era già espresso in via preliminare giudicando «non sostanziali» le modifiche apportate da Anas e, dunque, non meritevoli di nuova Valutazione d’impatto ambientale a differenza di quanto disposto dalla Sottocommissione Via il 6 aprile.
L'appello
Da qui il richiamo del viceministro di Italia Viva alle diffuse responsabilità che hanno determinato l’incompiutezza dell’opera fin qui. Opera che, dopo l’annullamento della prima gara nel 2016, ha visto lievitare il suo importo (comprensivo del secondo lotto) di 83 milioni di euro, fino a quota 371. «Infrastrutture e sostenibilità deve essere il binomio chiave tale da caratterizzare progettazione, valutazione e realizzazione i ogni opera. E ovviamente - aggiunge Bellanova - non è una variabile indipendente. Tenere insieme sostenibilità, accessibilità, sicurezza e qualità della mobilità è un imperativo categorico se vogliano garantire sviluppo buono e buona crescita alle comunità territoriali. Anche per questa ragione - conclude l’esponente di Italia Viva - ho chiesto ad Anas aggiornamenti costanti in tempo reale sul lavoro in corso, per eventuali ulteriori valutazioni di merito». Nessun cenno, questa volta, al commissariamento che, pure, il Governo, stimolato da parlamentari e Regione, avrebbe in agenda.