Statale 275, attesa finita
Secondo lotto a due corsie:
sì al nuovo tracciato Anas

Statale 275, attesa finita Secondo lotto a due corsie: sì al nuovo tracciato Anas
di Pierpaolo SPADA
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Martedì 6 Febbraio 2018, 06:40 - Ultimo aggiornamento: 16:24
Una strada completamente nuova, a 2 corsie da Montesano a Leuca, che, passando a ovest di Tricase, ripercorre le orme del tracciato approvato nel 2011 ma con tutt’altra progettualità perché, per un verso, evita il passaggio dalle cave oggi sotto sequestro a Tricase e Alessano e, per l’altro, non comprende più gli svincoli più impattanti in prossimità degli insediamenti ritenuti di maggior pregio storico e paesaggistico a partire dalla “Casa del Pellegrino”.
È questa la nuova versione progettuale predisposta da Anas per il secondo lotto della Statale 275 Maglie-Leuca prossima all’approvazione del Cipe relativamente al primo lotto (Maglie-Montesano). L’hanno illustrata ieri alla Provincia (palazzo Adorno) i tecnici dell’Azienda per le strade, Gianfranco Paglialunga e Nicola Marzi, davanti al presidente della Provincia, Antonio Gabellone, all’assessore regionale alle Infrastrutture, Antonio Nunziante, e ai sindaci del Basso Salento. E questa volta potrebbe essere davvero la volta buona perché l’approvazione è giunta da tutti gli amministratori locali eccezion fatta per quello di Tricase, Carlo Chiuri, che, tuttavia, su proposta di Nunziante, ha dato la disponibilità a discuterne nei prossimi giorni in un incontro pubblico nel suo comune alla presenza di Provincia e Regione.
Dopo quasi un anno di dibattito e scontro politico, la soluzione sembra, dunque, in dirittura d’arrivo ferma restando la decisione che il Consiglio di Stato si appresta a pronunciare con riferimento alla legittimità della gara aggiudicata (ad aprile 2012) e, poi, annullata in autotutela da Anas il 22 novembre 2016 su suggerimento dell’Autorità Anticorruzione (Anac) nonché alla esclusione dalla stessa delle ditte interessate, dal Consorzio Integra a Cmc passando per l’Ati Coedisal-Matarrese.
A introdurre il confronto è stato proprio l’assessore regionale Nunziante che si è rivolto ai sindaci con una preghiera: «Vi prego – ha detto – cerchiamo di condividere una soluzione perché ormai siamo diventati una barzelletta. Delle risorse che occorreranno per realizzare l’opera o bonificare le discariche individuate, la Regione si farà carico di trovare soluzioni. Non c’è problema ma scegliete una volta per tutte una delle soluzioni che Anas è venuta a proporci».
I tecnici di Anas hanno illustrato, nel dettaglio, due ipotesi progettuali. La prima consta di un tracciato che parte dalla zona industriale di Tricase e passa a est dello stesso comune innestandosi per almeno 3 chilometri sulla strada provinciale 335, la cosiddetta “Cosimina”. La seconda, invece, prevede il passaggio ad ovest di Tricase, in una porzione di territorio assai più distante dall’abitato. Rispetto alla prima, la seconda ipotesi richiederebbe un investimento di risorse inferiore per 20 milioni di euro e una minore superficie da destinare a esproprio (un chilometro). Differentemente dal progetto originario (2011), la seconda ipotesi prevede modifiche sostanziali: «Con questo nuovo progetto evitiamo le discariche – ha spiegato Marzi –, le cave esistenti, le case e la Casa del Pellegrino.  un affinamento del percorso in base delle esigenze espresse dai sindaci».
 
Si tratterà di una strada a 2 corsie da Tricase a Leuca con una piattaforma asfaltata di 10,5 metri, argini di 1,30 metri per consentire l’infissione delle barriere stradali nei punti pericolosi e una piccola scarpata di 1,50 metri circa.
Con i fossi di guardia, si dovrebbe, dunque, giungere a una larghezza complessiva pari a massimo 18 metri mentre quella prevista dal progetto originario, con solo riferimento alla sede asfaltata, ne misurava 22. «In sostanza, - ha aggiunto Palglialunga – cambia lo sviluppo altimetrico della strada. A partire dall’attraversamento della linea ferroviaria Montesano-Tricase, viaggerà praticamente a piano-campagna. Non saranno più previsti gli svincoli impattanti con particolare riferimento, innanzitutto, a quello che interessava la Casa del Pellegrino: sarà sostituito con un spostamento a ovest del tracciato e una rotatoria. Poi, da Alessano a Corsano-Tiggiano, il tracciato sarà spostato al di là della ferrovia mentre prima passava a ridosso delle abitazioni di Alessano. Andando più avanti, fino alla zona di interesse “Macurano”, abbiamo ulteriormente spostato il tracciato e, essendo stato ridotto il numero delle corsie e avendo sostituito lo svincolo a piani sfalsati con una rotatoria, impatterà molto di meno sul territorio. Più a Sud, il tracciato, ulteriormente allontanato dall’abitato di San Dana e ridotto l’impatto dello scavalco della ferrovia, passerà, poi, sotto la ferrovia di Gagliano del Capo e proseguirà fino a Leuca a piano-campagna». La soluzione a est di Tricase, invece, si sovrappone per 3 chilometri alla “Cosimina” «che, però, andrebbe allargata almeno del doppio rispetto alla misura attuale per consentire l’accesso a case e terreni. E sono previste anche due gallerie di 500 metri l’unica».
Insomma, passando a ovest di Tricase, il tracciato risulterebbe meno impattante «anche in ragione del fatto che – ha aggiunto Pagliualunga -, come per per tutto il primo lotto, eviterebbe le “pajare” e gli insediamenti che non siano dei garage diroccati», che lungo il secondo lotto sarebbero due. È previsto un passaggio per una porzione boschiva. «Però, - ha insistito il tecnico Anas – sarà salvaguardata la Casa del Pellegrino e quella che viene detta la “Grotta di San Pietro”, vicino alla chiesa della Madonna delle Rasce, in agro di Castrignano del Capo».
 
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