«Puoi lasciare il carcere. Anzi no». Finiti i braccialetti

«Puoi lasciare il carcere. Anzi no». Finiti i braccialetti
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Sabato 19 Maggio 2018, 09:54
Se ci fosse stata la disponibilità del braccialetto elettronico avrebbe lasciato la cella nella giornata di ieri. Ed invece questa applicazione della tecnologia prevista dal decreto svuota-carceri di febbraio del 2014 deve passare attraverso una procedura che potrebbe avere bisogno di tre, come sette o 15 giorni. Tempo che intanto il detenuto dovrà continuare a passare dietro le sbarre.
Un esempio di come i provvedimenti legislativi si scontrino poi con i problemi di attuazione, il caso che riguarda Walter Tramacere, 41 anni, di Squinzano. Un uomo certamente con grande spirito di adattamento, visto che il 13 febbraio scorso andò a rapinare il supermercato Md del suo paese alla guida di un motocarro Ape. Da allora si trova nel carcere di Borgo San Nicola dove lo condussero i carabinieri della stazione che gli hanno poi contestato anche le rapine al centro sommesse Snai ed all’Eurospin del 6 e dell’8 febbraio.
Tre messi passati in regime di custodia cautelare che non cede nulla alla libertà personale. Abbastanza tempo - ha osservato il giudice per le indagini preliminari Antonia Martalò - per ritenere che potesse passare ai domiciliari. A patto che accettasse di indossare il braccialetto elettronico. Il legale che ha chiesto l’attenuazione della misura, l’avvocato Benedetto Scippa, ne ha parlato con Tramacere. E, non c’erano dubbi, ha prestato il consenso a restare recluso i casa con indosso il braccialetto che lancia l’allarme se il detenuto varca la soglia di casa. Anche perché l’alternativa sarebbe stata restare in carcere.
Che poi ci è restato lo stesso: braccialetti disponibili non ce ne sono. Un problema che posero subito gli avvocati penalisti e la magistratura quando fu varato il decreto: era il 21 febbraio del 2014 ed in pochi giorni i 2.000 braccialetti si esaurirono in pochi giorni.
Da allora non è cambiato nulla. E peraltro c’è da seguire tutta la procedura per l’installazione della centralina, con l’invio a casa dei tecnici Telecom.
Tempi? Imprevedibili.
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