Contributi al mondo dello Spettacolo e delle attività culturali. Cgil: serve un regolamento. Foresio: norma tarata su specificità di Lecce

Una protesta degli operatori del mondo dello spettacolo
Una protesta degli operatori del mondo dello spettacolo
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Sabato 9 Ottobre 2021, 15:44 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 10:42

Contributi allo spettacolo e alle attività culturali se garantiscono "regolarità" nei rapporti di lavoro. Lo chiede il Sindacato Lavoratori della Comunicazione Cgil a Palazzo Carafa a cui il sindacato ha inviato una proposta dui confronto per la salvaguardia del mondo della produzione culturale e dello spettacolo. «È ormai tempo di approvare insieme regole che governino anche i territori e diano certezze a tutti i lavoratori del comparto, garantendo pluralità e trasparenza», dice Tommaso Moscara, segretario generale Slc Lecce. Il «Comune convochi in tempi brevissimi il tavolo che dovrà discutere la proposta per dotare l'ente di un Regolamento comunale». A a stretto giro la risposta del Comune: «La bozza - dice l'assessore agli Spettacoli Paolo Foresio - va tarata sulle specificità di Lecce, siamo ancora al lavoro su un testo che deve essere condiviso e condivisibile». 

Lo studio di Slc Cgil

Da uno studio della Slc Cgil Puglia del 2016 – studio datato perché orfani di un osservatorio regionale e nazionale  – «sappiamo che quando ci riferiamo alla produzione culturale dell’intero Salento, parliamo probabilmente di oltre 500 operatori professionali e altrettanti (o anche più) operatori amatoriali. Secondo le proiezioni SIAE tale platea di lavoratori ha perso nel biennio che ci lasciamo alle spalle tra il 70 e lo 80% di incassi, a fronte di ristori che non hanno raggiunto tutti e non sono stati certamente sufficienti a tenere in piedi le strutture e a garantire un reddito a tutti i lavoratori».

Per il sindacato non si può più tollerare che si organizzino manifestazioni di carattere culturale senza adeguati avvisi pubblici che tengano conto della normativa vigente e dei contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl), del versamento contributivo e della regolarità assicurativa. Un ente amministrativo deve garantire il rispetto delle normative sul proprio territorio e dispone già di strumenti per la prevenzione e il controllo del proprio territorio. Certamente è necessario fare un’operazione di riordino e comunicazione chiara verso gli operatori e i cittadini: il sindacato è pronto a dare una mano.

Per questa ragione Slc Cigl Lecce chiede al sindaco Carlo Salvemini e all'assessore allo Spettacolo Paolo Foresio di  «avviare il confronto, a dare seguito alle intenzioni proclamate di discutere un regolamento comunale, con le strutture, le associazioni e le rappresentanze del comparto, per non escludere nessuno e garantire anche alle realtà più piccole di continuare a tessere il grande arazzo culturale che può dare un valore aggiunto non solo a chi visita da turista il territorio ma soprattutto a chi lo abita».

L'auspicio è che si possa licenziale un Regolamento comunale per l’erogazione dei contributi per attività culturali e di spettacolo che serve a dotare l’Amministrazione Comunale di uno strumento per acquisire finanziamenti, dotare la città di un Albo comunale degli operatori culturali e di spettacolo, istituire una commissione presieduta da esperti con membri interni ed esterni all’amministrazione per la valutazione delle istanze, regolare la concessione degli spazi e dei patrocini e istituire un osservatorio permanente che dovrà valutare periodicamente il corretto funzionamento e avanzare proposte di correttivi.

La risposta del Comune

«La bozza di regolamento comunale per l’erogazione dei contributi per attività culturali e di spettacolo non giace da nessuna parte, è sulla mia scrivania, modificata rispetto alla copia trasmessa e necessita di un’ulteriore revisione prima di raggiungere la sua forma definitiva per essere quanto più funzionale possibile - ha dichiarato l'assessore Foresio -. Ho fatto con la Cgil diversi incontri on line dedicati al tema, leggendo gli articoli uno ad uno, e l’ultima volta – se non erro a luglio – ci siamo riaggiornati dopo il periodo, per tutti molto intenso, dell’estate. Resto, quindi, molto perplesso dai toni usati da Moscara tanto più che la Slc Cgil ha proposto alla nostra amministrazione lo stesso schema di regolamento adottato a Bari, che, a dire della stessa Cgil, ha evidenziato problemi e criticità che bisogna correggere. Nello specifico, come ho ribadito più volte anche allo stesso Moscara, non si può chiedere a un Comune di svolgere un ruolo di controllore di regolarità contributive o assicurative, che è prerogativa di altri enti preposti a questo scopo. I Comuni parlano, in questo settore specifico, a una platea di soggetti molto ampia che va dalle imprese culturali strutturate alle associazioni e anche alle semplici realtà di quartiere. Il regolamento che adotteremo a Lecce deve rispondere a tutte le esigenze e non tenere fuori nessuno.

Ragione per la quale stiamo ancora lavorando sulla bozza che deve essere tarata sulle specificità di Lecce e non essere un copia-incolla della proposta “studiata sull’esperienza delle grandi città metropolitane”. Rispetto, poi, a cosa serva e a cosa debba fare l’Amministrazione, qui non siamo all’anno zero e, per fare un esempio, Moscara dovrebbe sapere che il regolamento sulla concessione degli spazi pubblici esiste già ed è pienamente attivo». 

E dunque il tavolo tecnico, spiega l'assessore, sarà convocato quando avremo una bozza condivisa e condivisibile. «Da parte nostra non ci sono pregiudizi, anzi, da subito abbiamo manifestato disponibilità a dotarci dello strumento. L’interlocuzione va bene, anzi benissimo, ma le fughe in avanti o le forzature non troveranno alcuna sponda con questa amministrazione». 

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