A processo il testimone di nozze accusato di avere palpeggiato la sposa e di essersi strofinato sui suoi glutei durante la cerimonia del 29 maggio scorso in un ristorante di Specchia, comune del Sud Salento. Ha scelto l’abbreviato G.C., 26 anni, di Corigliano d’Otranto.
Il processo col rito abbreviato
Fissata la data del processo: nell’udienza del 10 dicembre dovrà difendersi dall’accusa di violenza sessuale, davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Lecce, Michele Toriello.
È plausibile che la sentenza sarà pronunciata nella stessa udienza se il giudice riterrà formata la prova della colpevolezza o dell’innocenza dell’imputato. Una data che si appunterà non solo l’imputato, ma anche la coppia di coniugi poiché si è costituita parte civile con l’avvocato Marco Ruta.
La testimonianza della sposa
Interpellata dal giornale, la donna ha ricostruito così i fatti che dovranno essere accertati dal processo: «Durante il pranzo nuziale, sono andata vicino al bancone per chiamare mio marito. Una volta arrivata al bancone il testimone, che già da tanto tempo stava lì a bere, mentre ero girata di schiena si mise dietro le mie spalle appoggiando le sue parti intime su di me, e con le sue mani mi afferrò il seno, palpeggiandomelo, a tal punto che non riuscivo a liberarmi nonostante io gli dicessi di togliersi. Mi lasciò solo nel momento in cui arrivò mio marito, facendo finta che non fosse successo nulla. Dopo tutto ciò, io e mio marito siamo tornati al nostro tavolo per aspettare la torta, mentre lui è rimasto lì a continuare a bere».
Il video che ha fatto il giro sui social con migliaia di visualizzazioni mostra lo sposo mentre picchia un uomo caduto a terra, attorniato dagli ospiti e tra le urla di alcune donne.
Ora toccherà al processo stabilire la verità.
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