«Più pattuglie in via Leuca. I reati sono in calo, ma durante il lockdown la droga è arrivata anche a domicilio»: parla il questore Valentino

«Più pattuglie in via Leuca. I reati sono in calo, ma durante il lockdown la droga è arrivata anche a domicilio»: parla il questore Valentino
di Valeria BLANCO
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Mercoledì 27 Gennaio 2021, 09:24

Il numero dei reati denunciati a Lecce tra dicembre e gennaio è uguale a quello dell'anno precedente, a dimostrazione del fatto che non c'è un'emergenza sul fronte sicurezza in città. Certo, tre scippi e una rapina a distanza ravvicinata, tutti nello stesso quartiere, fanno paura. E si è già corsi ai ripari: il questore Andrea Valentino ha disposto controlli rafforzati in tutta la zona e conta di stringere il cerchio attorno al colpevole (o ai colpevoli) nelle prossime settimane. Al di là della percezione dei cittadini, legata alle strade deserte a causa del coprifuoco e dei locali chiusi, Lecce rimane una città sicura e i leccesi si stanno dimostrando - fatta salva qualche isolata intemperanza - anche molto rispettosi delle regole anticovid.
Questore Valentino, l'escalation di reati di via Leuca preoccupa i residenti. Che accade in città?
«I numeri sono in linea con quelli dello scorso anno: tra l'1 dicembre 2019 e il 25 gennaio 2020 alla Polizia sono stati segnalati sette reati, per lo più furti e una sola rapina. Nello stesso periodo, a cavallo tra il 2020 e il 2021, i reati sono stati otto. Certo, tre scippi ravvicinati e nella stessa zona fanno clamore, ma siamo intervenuti subito e i cittadini non si devono preoccupare».
In che modo si è corsi ai ripari?
«Ho emesso un'ordinanza specifica per aumentare la vigilanza nel quartiere Leuca, per aumentare il passaggio delle pattuglie nell'arco delle 24 ore. La zona è presidiata e lo dimostra il fatto che dopo il primo scippo la borsa è stata ritrovata con tutto il denaro dentro e restituita alla proprietaria, perché lo scippatore ha visto gli uomini in divisa e ha preferito abbandonare tutto e darsi alla fuga. Questo sul fronte della prevenzione, ma ci sono anche indagini in corso da parte della Squadra Mobile e contiamo di individuare presto il responsabile anche grazie alle videocamere, di cui la zona è fornita».
Questa piccola escalation in zona Leuca è dovuta alle strade deserte a causa delle norme anticovid, all'illuminazione carente come dicono i commercianti, o piuttosto a un'emergenza sociale legata a chi è rimasto senza lavoro?
«La zona è ben presidiata e lo dimostra il fatto che proprio in quel quartiere abbiamo elevato negli ultimi giorni ben otto sanzioni a chi non indossava la mascherina o non rispettava il distanziamento. Ovvio che se una zona è illuminata e se i locali sono aperti con un via vai di clienti, diventa automaticamente più sicura».
La situazione è critica anche in altre zone della città, come periferie e centro storico?
«In generale, con le restrizioni anticovid, i reati e le chiamate ai numeri 112 e 113 sono calati. Lo spaccio è l'unico tipo di reato che non ha avuto una flessione, perché ci si è organizzati anche con le consegne a domicilio. Ma noi ci siamo e mentre nel centro storico non abbiamo segnalazioni particolari, nelle periferie capita di trovare persone in giro con droga o arnesi adatti allo scasso. Dopo le 22 non si scappa: se si è fuori casa si deve fornire una giustificazione».
A parte qualche episodio, i leccesi si stanno dimostrando rispettosi delle nuove restrizioni?
«Un messaggio è passato: adesso si esce tutti con la mascherina e si mantengono le distanze.

Anche i gestori dei locali sono ligi a regole e orari. Poi ci sono i ragazzi, e penso a quelli che si radunano in piazzetta Alleanza, dove sono stato personalmente, che magari vanno ripresi perché abbassano la mascherina per fumare, oppure tendono ad assembrarsi. Ma sono intemperanze dell'età e la situazione è sotto controllo».

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