Sette giorni in mare senza cibo, poi l'arrivo nel Salento: doppio sbarco nella notte - GUARDA IL VIDEO

Sette giorni in mare senza cibo, poi l'arrivo nel Salento: doppio sbarco nella notte - GUARDA IL VIDEO
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Mercoledì 31 Luglio 2019, 11:06 - Ultimo aggiornamento: 12:59
Notte di sbarchi nel Salento. Oltre 80 migranti sono stati rintracciati sulle coste della provincia di Lecce. Quello più massiccio è avvenuto a Gallipoli, località Lido Pizzo, dove all'una di notte sono stati intercettati a terra dalla Guardia di Finanza 57 pachistani, compresi 12 minorenni, tutti stremati dopo sette giorni di navigazione. Soccorsi dalla Croce Rossa, sono stati identificati e trasferiti a Taranto. Il secondo sbarco si è registrato a Santa Cesarea Terme, a Porto Miggiano. Si tratta di iracheni e curdi: sei donne, 7 uomini e 8 bambini, uno dei quali ferito a una mano. La barca a vela sulla quale sono arrivati é stata intercettata da una motovedetta della Guardia di Finanza mentre riprendeva il largo, a bordo i due presunti scafisti: è stata condotta al porto di Otranto e posta sotto sequestro. La posizione dei due uomini a bordo è al vaglio dell'autorità giudiziaria. Altri 7 iracheni, probabilmente parte del secondo sbarco, sono stati rintracciati a Vitigliano, frazione di Santa Cesarea.

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Gli agenti del Commissariato di polizia di Nardò, in provincia di Lecce, hanno denunciato all'autorità giudiziaria il proprietario di un'automobile, una Ford Focus, all'interno della quale il 14 luglio scorso si verificò una esplosione causata da una bombola di uso subacqueo.  A C.M., 49 anni, vengono contestati delitti colposi di danno, per aver messo in pericolo l'incolumità pubblica. L'uomo è stato, inoltre, segnalato alla Capitaneria di Porto di Gallipoli per la revoca della licenza di pesca. L'esplosione si verificò alle 15,20 in piazza Donatori Volontari del Sangue. La vettura era parcheggiata in una zona vicina ad un parco giochi per bambini. Per fortuna solo una delle due bombole presenti nell'automobile esplose, l'altra invece rimase integra. La forte deflagrazione, udita in tutta la zona 167, distrusse la vettura ma non provocò danni a persone e cose solo perché, fortunatamente, il parco giochi a quell'ora era deserto. Nella circostanza i vigili del fuoco di Gallipoli accertarono che la bombola era esplosa a causa di un cedimento strutturale, pertanto venne sequestrata insieme a quella rimasta integra per gli accertamenti tecnici del caso.
 
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