Sequestri e denunce in tutto il Salento per reati contro il paesaggio. Si parte dal capoluogo dove w tre giorni dal sequestro di due discariche, i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce, hanno sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza un’area all’interno della quale era stata realizzata una discarica abusiva di rifiuti speciali non pericolosi, di circa 20mioa metri quadri e sita all’interno di una cava di estrazione di calcare in fase di recupero ambientale.
In particolare i Militari accertavano che, quale materiale di riempimento, venivano utilizzati inerti da demolizione con traverse ferroviarie in cemento, ancora con i ferri d’armatura, insieme a rifiuti in plastica del tipo corrugato da impianto elettrico, canaline e secchi all’origine contenenti pitture e colle da edilizia, parti e pezzi di ceramiche da sanitari e mattonelle in gres e porcellana ed anche parti e pezzi di solaio in latero cemento, ancora con pignatte e ferri di armatura, blocchi forati prefabbricati in cls, in parte interi.
Il legale rappresentante della ditta è stato deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria per i reati di discarica abusiva di rifiuti speciali non pericolosi.
Il valore del sequestro ammonta a circa 100 mila euro.
A Castrignano del Capo in località "Spisse" un operaio residente a Matino è stato denunciato dai Carabinieri della Forestale poiché all'interno di una cava di tufo dismessa smaltiva tramite lo spianamento del terreno materiale terroso e rifiuti.
A Taviano, in località Mancaversa, un operaio di 48 anni dipendente di una ditta del posto è stato denunciato per il trasporto di rifiuti speciali non pericolosi con il mezzo aziendale. L'uomo dopo aver trasportato una serie di materiale edile in un terreno, aveva cercato di eliminarlo dandogli fuoco.