Dopo il sequestro dell’abitazione eseguito, ieri mattina, dai finanzieri del Gico del Comando Provinciale di Lecce, un altro sequestro è stato eseguito, nelle stesse ore, a carico di Antonio Caramuscio, 47enne di Surbo, dai carabinieri della locale stazione. Questa volta si tratta di un’area di proprietà dell’uomo, ed intestata alla figlia, dove Caramuscio aveva realizzato, senza autorizzazioni e su un terreno agricolo, quindi non edificabile, piattaforme in cemento, opere in muratura e gabbie per i cani.
L’area ieri mattina, dopo il sopralluogo dei militari dell’Arma, è stata posta sotto sequestro per la seconda volta, e per Caramuscio e la figlia è scattata la denuncia.
Il 47enne era stato denunciato già lo scorso luglio, quando i carabinieri della locale stazione, diretti dal comandante Damiano Pascali, avevano eseguito un primo sequestro del terreno dove l’uomo aveva fatto realizzare una recinzione, basi in cemento e una fossa biologica. In quell’occasione , insieme a lui, furono denunciati un geometra e una donna intestataria del terreno, ma risultata poi estranea. Dopo il ripristino dello stato dei luoghi l’area era stata prontamente dissequestrata fino al nuovo al nuovo sequestro eseguito ieri.