Senzatetto morto, sulla panchina lasciati fiori e manifesti. Salvemini: «Tanti i servizi per chi ha bisogno». Opposizione: consiglio comunale monotematico

Senzatetto morto, sulla panchina lasciati fiori e manifesti. Salvemini: «Tanti i servizi per chi ha bisogno». Opposizione: consiglio comunale monotematico
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Martedì 31 Gennaio 2023, 13:47 - Ultimo aggiornamento: 16:45

Fiori e manifesti sono comparsi sulla panchina dove è stato trovato morto un senzatetto di 37 anni ieri mattina a Lecce. La tragica scoperta, nelle vicinanze del Foro Boario, è stata fatta dai passanti, abituali frequentatori del quartiere: l'uomo, di origine marocchine, era sotto la pensilina del bus sotto la quale aveva trovato riparo per la notte. 

Nei manifesti si legge un'accusa a Chiesa e Comune che non avrebbero fatto abbastanza per evitare questa morte. Intanto l'opposizione di Palazzo Carafa chiede un Consiglio comunale monotematico. 

 

L'intervento del sindaco

Intanto, il sindaco Carlo Salvemini con un lungo post sui social ha commentato la notizia chiarendo che "la sua morte non è stata dovuta al freddo ma ad una crisi conseguente la grave patologia epatica di cui soffriva, generata dall’abuso di bevande alcoliche".

Ed ha sottolineato come i servizi messi a disposizione dal Comune siano numerosi per chi è in difficoltà.

La richiesta da parte dell'opposizione di Palazzo Carafa

Un consiglio monotematico urgente, questo chiede l'opposizione di Palazzo Carafa dopo la morte del clochard 37enne, «che dopo il clochard rivenuto esanime lo scorso anno su un marciapiede di viale Otranto, nelle scorse ore su una panchina di Foro Boario è stato trovato senza vita un giovane marocchino». I consiglieri Sanjeev Kumar Kulhari, Adriana Poli Bortone, Gianpaolo Scorrano, Andrea Pasquino, Roberto Giordano Anguilla, Oronzino Tramacere, Andrea Guido, Giorgio Pala, Severo Martini, Luciano Battista, Antonio Finamore, 
Artuto Baglivo e Gianmaria Greco chiedono «attenzione da parte dell’amministrazione comunale nei riguardi dei temi immigrazione e povertà e quindi dell’accoglienza, della sicurezza, dell’integrazione, dell’erogazione di servizi» anche alla luce del duro intervento del vescovo di Lecce. Monisgnor Michele Seccia. Così come previsto dagli articoli 6 e 9 del Regolamento dei lavori del Consiglio Comunale chiedono la convocazione di un consiglio monotematico aperto alle associazioni, ai consigli di quartieri, alla consulta competente per discutere del rapporto dell’amministrazione comunale con gli immigrati nella città di Lecce e con coloro che sono afflitti da una condizione di povertà.


 
Il commento del consigliere Adriana Poli Bortone


«Questa iniziativa di tutto quanto il centrodestra unito, del consigliere Baglivo e del consigliere Kulhari riveste la peculiarità dell’urgenza, perché situazioni del genere sono inammissibili per una città che era nata per la sua accoglienza e che oggi purtroppo registra delle situazioni che non trovano risposta adeguata da parte dell’amministrazione comunale - dice la senatrice -. Mi auguro che il presidente del Consiglio voglia convocare di concerto con il sindaco e con l’Ufficio di presidenza, il consiglio comunale con l’urgenza dovuta per discutere un problema di grande momento: quello dell’immigrazione e dei rapporti con gli immigrati nella nostra città ma anche di una povertà sempre più diffusa ed esplosiva e la cui gestione va oculatamente affrontata».

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