Scontro in moto a Torre Inserraglio: perde la vita un giovane barman

Scontro in moto a Torre Inserraglio: perde la vita un giovane barman
di Katia PERRONE
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Venerdì 4 Ottobre 2019, 18:57
Sulle strade del Salento i decessi a causa di incidenti stradali non si contano più. Sembra un'ecatombe. Vittime giovani e meno giovani perdono la vita sulle strade salentine. L'ultima vittima in ordine di tempo aveva solo 31 anni, ed era un giovane imprenditore, gestore del bar Pozzelle a Martano, con la passione per le moto. Una passione che nella notte tra domenica e lunedì lo ha fatto salire in sella alla sua Ducati bianca e rossa, dopo la chiusura del suo locale a Martano. Mattia Maggio ha percorso il suo ultimo viaggio in sella alla sua due ruote, percorrendo la strada che collega le due marine di Nardò, Santa Caterina e Sant'Isidoro, all'altezza di Torre Inserraglio nell'unico tratto di rettilineo. A causarne il decesso immediato, avvenuto sul colpo, lo scontro, avvenuto poco dopo le 3 di lunedì, con un'auto, una Mini Ray, guidata da un 22enne di Porto Cesareo. Un impatto violentissimo avvenuto tra i due mezzi che ha scaraventato al suolo, facendoli balzare dalla sella, Mattia e una 27enne che viaggiava con lui. La ragazza, residente a Martano proprio come Mattia, nella sventura è stata più fortunata del suo compagno di viaggio. Lei è fortunatamente ancora in vita, anche se a causa delle ferite riportate, dopo essere stata trasportata con un'ambulanza del 118 insieme all'altro conducente dell'autovettura, come lui è stata affidata alle cure dei medici dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce ed è ricoverata in prognosi riservata. Stessa sorte è toccata anche al conducente della Mini che è sotto stretta osservazione da parte dei sanitari che lo hanno sottoposto ai test alcolemico e tossicologico ed ai quali, a quanto pare, risulterebbe negativo. Questo quindi escluderebbe, quale causa dell'incidente, uno stato psicofisico alterato dall'uso di sostante stupefacenti o alcolici, ritenuta invece, come è stato acclarato in altri casi, la principale causa degli incidenti mortali. E chi conosceva bene Mattia, barman provetto e gestore del bar al civico 10 di via Pozzelle, esclude anche per lui, e lo fa con fermezza, l'eventualità che a causare l'incidente possa essere stata una assunzione poco accorta di bevande alcoliche. «Era un ragazzo responsabile Mattia, un ragazzo con la testa sulle spalle e che conosceva e valutava i rischi - racconta un conoscente e collega di Martano - sono sinceramente dispiaciuto per quello che è successo. Era un gran lavoratore che aveva scelto di fare proprie le responsabilità che comporta la gestione di un locale pubblico, e lo faceva bene».
Ed è ora proprio la dinamica dell'incidente, avvenuto su un tratto di rettilineo, ora a risultare ancora poco chiara. A provare a dare qualche risposta saranno le indagini e i rilievi eseguiti dai carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Gallipoli, e della stazione dì Nardò, intervenuti sul posto. Una dinamica poco chiara, così come poco chiare risultano le cause che hanno provocato la tragica morte del giovane che i sanitari del 118, allertati da alcuni automobilisti di passaggio, hanno sperato di salvare con il loro intervento, ma al loro arrivo si sono immediatamente resi conto che per il 31enne non c'era ormai più nulla da fare. Mattia aveva lasciato il suo locale subito dopo la chiusura, alla fine di una serata organizzata proprio davanti al suo bar. Un ultimo post condiviso sulla sua bacheca per ricordare l'evento, un pomeriggio tranquillo, una serata di lavoro come tante e poi il consueto viaggio in sella alla sua amatissima moto. L'ultimo.
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