Scontri al termine di Nardò-Nocerina: due arresti

Scontri al termine di Nardò-Nocerina: due arresti
di Nicola SORRENTINO
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 23 Novembre 2022, 19:47 - Ultimo aggiornamento: 24 Novembre, 14:09

Bottiglie e pietre lanciate contro agenti di polizia, due persone di Nocera Inferiore sono state arrestate e poste ai domiciliari, a seguito di un’inchiesta condotta dalla Digos di Lecce, con la collaborazione di quella di Salerno e Nocera Inferiore. Sullo sfondo c’è quanto accaduto domenica scorsa, a Nardò, nel Salento. I due, S.B. e G.C., entrambi incensurati e residenti a Nocera, rispondono di lancio di materiale pericoloso e resistenza a pubblico ufficiale. Domani mattina compariranno dinanzi al gip per la convalida dell’arresto, richiesto dalla Procura di Nocera. 

La ricostruzione dei fatti

Gli scontri sono avvenuti dopo Nardò-Nocerina tra le tifoserie delle due squadre: alcuni agenti di Polizia sono stati feriti nel tentativo di evitare alle due fazioni di venire in contatto. Allo stadio c'erano circa 1.200 tifosi, di cui 130 provenienti da Nocera Inferiore. Alcuni sostenitori del Nardò, al termine della partita, hanno provato a sfondare il cordone di forze dell'ordine per venire a contatto con i nocerini: qui è intervenuta la Polizia. È scattata una sassaiola, con lancio anche di bottiglie di vetro da parte dei tifosi campani, che avrebbero voluto lo scontro, all'indirizzo delle forze dell'ordine.

Sono rimasti feriti 12 poliziotti, di cui 6 del reparto mobile, specializzati in eventi di questo tipo.

L'inchiesta

L’indagine è ancora in corso, per valutare responsabilità nei riguardi anche di altri tifosi rossoneri. I dodici agenti feriti sono stati tutti medicati e poi raggiunti dal personale sanitario del 118, per successivi accertamenti. Nessuno ha riportato gravi conseguenze, neppure tra gli ultras. Questa mattina i due arrestati potranno fornire le loro spiegazioni al giudice, in udienza di convalida. L’indagine invece prosegue, per assicurare alla giustizia altre persone, in via d’identificazione, che rispondono del medesimo reato. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA