Sconto sulla Tari ad artigiani e negozianti che donano il cibo avanzato: ecco come ottenerli

Sconto sulla Tari ad artigiani e negozianti che donano il cibo avanzato: ecco come ottenerli
di Serena COSTA
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Venerdì 10 Gennaio 2020, 10:10

Uno sconto che funzioni da incentivo. Meno tasse sui rifiuti per le imprese che donano generi alimentari. Approda anche a Lecce la svolta innescata dalla legge Gadda, la cosiddetta normativa antisprechi che sta trovando progressiva applicazione in tutta Italia. A Palazzo Carafa voglino far presto: la delibera c'è da circa un anno, ma bisogna metterla in pratica.
E riparte da qui l'appello dell'assessore ai Tributi, Cristian Gnoni, alle attività commerciali leccesi: «Partecipare non solo è un gesto solidale, ma è anche vantaggioso economicamente».

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Gli imprenditori più generosi potranno avere sconti sulla Tari del 15%. A patto che ne facciano richiesta al Comune entro l'anno e che traccino le proprie donazioni alimentari attraverso «un'apposita piattaforma che - promette l'assessore - sarà attiva a breve».
Si tratta di fare attuazione alla delibera di Consiglio comunale numero 137 del 12 novembre 2018 poche settimane prima della fine del Salvemini I. La delibera prevede che le attività commerciali, industriali, professionali e produttive in genere che producono o distribuiscono beni alimentari, e che, a titolo gratuito e in via continuativa, devolvono prodotti alimentari derivanti dalla propria attività ad associazioni assistenziali e di volontariato ai fini della distribuzione a soggetti bisognosi, possono usufruire di una riduzione della parte variabile della tariffa alle utenze non domestiche.

Da lì si ricomincia. E l'assessore entra nel merito: «Le attività commerciali possono fruire di uno sconto sulla Tari annuale del 15%, se dimostrano di devolvere le eccedenze alimentari ad associazioni di volontariato, attraverso la piattaforma che sarà attiva nell'arco di un mese. Finora abbiamo avuto solo una richiesta da parte di un'azienda, mentre contiamo che nei prossimi mesi l'iniziativa prenda il largo e riesca a coinvolgere un numero sempre maggiore di titolari di imprese commerciali, industriali e professionali. La delibera comunale risale al novembre del 2018, ma ma due mesi dopo la prima amministrazione Salvemini cadde ammette l'assessore e ora abbiamo ripreso in mano la situazione e siamo pronti per far partire il sistema di recupero e tracciabilità: è necessario, infatti, avere la prova del fatto che la merce sia arrivata a destinazione, fornendo la stima dei quantitativi da donare e la tipologia dei prodotti. La piattaforma è stata realizzata dall'Emporio della solidarietà gestito dalla Comunità Emmanuel».

Chi vorrà partecipare dovrà presentare l'apposita domanda personalmente all'Ufficio Tributi (piazza Partigiani, 40) o inviarla via mail a protocollo@pec.comune.lecce.it. Il documento verrà inserito nel portale, dopo di che, si procederà alla lavorazione della pratica».
L'assessore ai Tributi precisa, poi, che si tratta di un'iniziativa in via sperimentale: «Dovremo verificare nel tempo come coprire le entrate diminuite del 15% nelle casse comunali: la delibera segna certamente un cambio di passo, in senso buono, e sono fiducioso sul fatto che troveremo la quadra».

Un altro aspetto da considerare riguarda i destinatari del provvedimento. «Rivolgo il mio appello - conclude Gnoni - soprattutto ai supermercati di fascia medio piccola: la grande distribuzione non ha interesse ad aderire al progetto, perché attraverso il reso, può recuperare le somme derivanti dai prodotti invenduti».

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