Schianto moto-auto, deceduto 63enne. Donati gli organi per salvare tre vite

Schianto moto-auto, deceduto 63enne. Donati gli organi per salvare tre vite
di Valeria BLANCO
2 Minuti di Lettura
Sabato 13 Ottobre 2018, 13:50 - Ultimo aggiornamento: 16:52
Appena qualche giorno fa era rimasto coinvolto in un grave incidente avvenuto lungo la strada che collega Racale a Melissano, all'altezza del campo sportivo. Uno schianto tra auto e moto avvenuto martedì scorso, che aveva visto uscire malconcio un 63enne di Parabita, Sebastiano Greco, infermiere, che guidava la moto. Nulla faceva presagire che quello schianto, seppure grave, si sarebbe trasformato in una tragedia. Invece, le condizioni del 63enne si sono progressivamente aggravate, fino a che, nel tardo pomeriggio di ieri, i medici non ne hanno dichiarato la morte cerebrale.

Al momento dell'incidente, l'uomo era stato soccorso dai medici del 118 e trasferito in codice rosso all'ospedale Ferrari di Casarano. Intanto sul posto, per i rilievi, erano intervenuti gli agenti della Polizia municipale di Racale, diretti dal comandante Daniele Santantonio, a cui è toccato il compito di ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente, ora quanto mai necessaria per l'attribuzione delle responsabilità. In ospedale, le condizioni dell'uomo si sono repentinamente aggravate, tanto che il giorno successivo è stato necessario richiedere il trasferimento nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce.

Come accade in questi casi, i medici hanno proposto ai più stretti familiari, che hanno accettato, di considerare la possibilità e l’importanza vitale di donare gli organi. il sì dei familiari ha permesso il prelievo di fegato, reni e cornee.  Sono quindi scattati i protocolli previsti: dopo l’osservazione di morte cerebrale, le équipe multidisciplinari del “Fazzi” hanno avviato l’iter per verificare l’idoneità degli organi alla donazione e, nel giro di poche ore, sono stati attivati i contatti con i Centri trapianto di tutta Italia e individuati i pazienti compatibili.

Una catena della solidarietà completata con l’arrivo in nottata di un’équipe specializzata da Roma, per effettuare il prelievo, e il successivo invio di reni e cornee nel Centro trapianti di Bari e del fegato al Policlinico “Gemelli” di Roma (per il trapianto in un paziente in attesa in Abruzzo) chiudendo così, con un lume di speranza riacceso, una lunga e intensa giornata.

La Direzione Generale Asl Lecce rimarca la grande professionalità di tutto il personale sanitario impegnato in queste delicate attività e a ringraziare i familiari per la generosità con la quale, nonostante siano stati colpiti da un evento così drammatico, sono stati capaci di trasformare il dolore in un gesto di civiltà. Un atto, la donazione d’organi, che fa onore a chi lo compie e lancia un messaggio forte, perché la costruzione e la diffusione della cultura della donazione si nutre di un continuo lavoro di sensibilizzazione dell’opinione pubblica ma, soprattutto, di buoni esempi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA