Bellanova in campo: «Scalo merci di Surbo strategico. Disponibilità al rilancio»

Bellanova in campo: «Scalo merci di Surbo strategico. Disponibilità al rilancio»
di Vincenzo MARUCCIO
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Lunedì 1 Marzo 2021, 11:17

Appello raccolto per lo Scalo merci di Surbo: il viceministro Teresa Bellanova sarà della partita. «Non mancherà la mia attenzione e la mia disponibilità a condividere con tutti i soggetti coinvolti le fasi che si aprono»: è il messaggio che arriva da Roma e che porta la sua firma dell'esponente di Italia Viva chiamata al Governo dal premier Mario Draghi.
L'obiettivo è sul tavolo da qualche settimana: la riattivazione del terminal ferroviario alle porte di Lecce chiuso da anni e il rilancio dei collegamenti con il resto d'Italia e d'Europa chiesto dalle imprese salentine. L'orizzonte è colmare il gap logistico che frena da sempre lo sviluppo del territorio.
Confindustria Lecce, l'altro ieri, le aveva chiesto di «fare sponda istituzionale per questa battaglia del Salento». E la prima risposta non ha tardato ad arrivare. Un impegno in prima linea: questo fa capire il viceministro che riconosce l'importanza strategica dello Scalo di Surbo come polo logistico per far viaggiare i tir con le merci direttamente sui treni. Con una premessa, ovviamente. «Anche al di là delle deleghe specifiche che in questa fase del nuovo Governo mi vedranno al lavoro». Così dice la Bellanova perché solo nelle prossime ore, contestualmente al giuramento da viceministro, si conosceranno gli specifici settori di competenza al ministero delle Infrastrutture guidato da Enrico Giovannini.


Il tavolo del confronto è ben avviato e sembra viaggiare spedito: la cordata di imprese salentine (con il ruolo di regista rivestito da Confindustria Lecce) pronte a gestire il terminal merci si sta allargando a società baresi e foggiane e la Regione, in più occasioni, ha confermato l'impegno a trovare la migliore delle soluzioni con un velato riferimento a possibili finanziamenti. C'è da riqualificare lo scalo da tempo abbandonato e Rfi, titolare dell'area, ha stimato in 7 milioni il budget necessario per rimetterlo in sesto prima di passare al capitolo gestione.

Una partita complessa nella quale anche il Governo Draghi potrà dire la sua tra buoni consigli e traguardi da raggiungere. E qui Bellanova, con la sua esperienza ai tavoli di confronto, potrà svolgere un ruolo cruciale guardando alle istanze delle imprese salentine e pugliesi pronte a trasportare le merci sui tir fino ai porti del nord Europa.


«In questo momento di difficoltà per le imprese e l'economia, soprattutto nel Mezzogiorno - dice il viceministro - la determinazione manifestata dalle imprese salentine a fare cordata per assumere la gestione dello Scalo merci di Surbo anche contribuendo alle spese di rilancio della struttura, è un segnale importante che va colto pienamente e sostenuto dall'intera filiera istituzionale. Perché risponde a una carenza nella logistica e nella movimentazione delle merci più e più volte lamentata proprio dalle imprese e dagli operatori economici, e perché contribuisce ad accrescere qualità territoriale. Un elemento non indifferente nella competizione globale per favorire e attrarre investimenti».


Coprire un vuoto, dunque: per il Salento la possibilità di competere, accorciando le distanze, con le economie del resto del Paese e non solo. E la Bellanova mette il dito nella piaga senza nascondere le difficoltà che rischiano di penalizzare le punte di diamante dell'industria del territorio: «Non a caso, quello dei costi legati alle carenze e alle difficoltà della logistica è tra i principali fattori di debolezza che le imprese meridionali indicano, e tra gli ostacoli più forti a fare, delle tantissime eccellenze diffuse nel manifatturiero come nell'agroalimentare, un vero e proprio sistema economico e produttivo, che abbia nella mobilità sostenibile, come quella ferroviaria è, uno dei più qualificanti driver di sviluppo».


Sfida aperta, dunque. E partita appena cominciata: il Governo terrà un faro ben acceso. In attesa dei prossimi step. Già domani, in calendario, un altro incontro tra le imprese. Per fare un altro passo in avanti.

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