Fa sbarcare una famiglia irachena a Tricase e fugge: arrestato un brindisino

Fa sbarcare una famiglia irachena a Tricase e fugge: arrestato un brindisino
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Martedì 24 Novembre 2015, 11:32 - Ultimo aggiornamento: 13:02

Nel primo pomeriggio di ieri i carabinieri di Tricase, grazie a una segnalazione, hanno raggiunto il porto di Tricase dove una piccola imbarcazione aveva rapidamente sbarcato 5 persone e si era allontanata prendendo il largo.

Tutta la scena è stata ripresa con il telefonino da un fotografo amatoriale della zona, ma numerose sono state le persone che hanno assistito allo sbarco e che hanno fornito collaborazione.

Sul posto è giunta una pattuglia dei Carabinieri di Spongano che ha fermato i cinque soggetti, rivelatisi poi un intero nucleo familiare iracheno, composto da padre 45enne, madre 43enne e tre figli minori; un ragazzo 14enne e due ragazze di 15 e 8 anni.

Il capofamiglia aveva un passaporto iracheno ed uno stato di famiglia su cui erano riportati i restanti componenti familiari.

Contemporaneamente una pattuglia della Radiomobile di Tricase, dalla costa, ha individuato la barca ed ha iniziato a seguirla per quanto possibile lungo la litoranea in direzione sud, fornendo costantemente la posizione alla Capitaneria di Porto di Gallipoli. Poco dopo una motovedetta partita da Santa Maria di Leuca, grazie anche alle indicazioni date in diretta dai militari della Radiomobile, ha intercettato e fermato la barca.

A bordo vi era solo Paolo Dell'Anno, 47enne di Brindisi, già noto alle Forze dell’Ordine, che è stato arrestato perché ritenuto responsabile di“favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.

La barca (di proprietà di un altro brindisino), un tablet, un cellulare e tutta l’attrezzatura utilizzata per la navigazione, è stata sottoposta a sequestro presso porto di Santa Maria di Leuca. Dall’esame della strumentazione sarà possibile capire la rotta seguita da Dell'Anno, ma i primi indizi conducono all’isola greca di Fanò come luogo di partenza.

La famigliola irachena, dopo le procedure di identificazione, è stata trasportata presso il centro di prima accoglienza Don Tonino Bello di Otranto. Indagini in corso per chiarire le eventuali responsabilità del proprietario della barca.

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