Il vecchio barcone cabinato battente bandiera greca sul quale viaggiavano si è avvicinato alla costa di Santa Caterina di Nardò intorno alle 15. E ha gettato l'ancora. A poche decine di metri dal porticciolo della marina e sotto gli occhi dei passanti e delle famiglie a spasso nella marina neretina. A bordo del natante 24 di migranti, per la maggior parte donne, giovani e bambini che hanno atteso i soccorsi.
L'imbarcazione, ancora al largo, è stata notata immediatamente da alcuni pescatori e dai sub del diving Costa del Sud che hanno lanciato l’allarme, allertando la guardia costiera di Gallipoli e la polizia municipale. Due componenti del gruppo - con buona probabilità gli scafisti - hanno provato a fuggire tuffandosi e raggiungendo a nuoto la costa. Il loro tentativo di fuga, però, è però durato pochissimo.
Intanto i militari a bordo di una motovedetta della Guardia di Finanza prestavano i primi soccorsi ai migranti che sembrano, comunque, in discrete condizioni di salute. Il natante, scortato dalle motovedette della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto, ha fatto rotta verso il porto di Gallipoli, per trasferire i migranti nel centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto.