Sbarchi nel Salento: «I bimbi pagano 3.000 euro, le famiglie si indebitano»

Un gruppo di bambini sbarcati ieri a Torre Vado, nel Sud Salento
Un gruppo di bambini sbarcati ieri a Torre Vado, nel Sud Salento
di Luana Prontera
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Domenica 28 Agosto 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:06

Due sbarchi in meno di 24 ore sulle coste del Salento. L’ultimo, in ordine di tempo, è avvenuto nel pomeriggio di ieri a Gallipoli intorno alle 18.30. I migranti, 60 in tutto, provenivano da Iran e Iraq. I due presunti scafisti, di origine kazaka, sono stati arrestati. 
Si tratta del secondo sbarco della giornata di ieri, il primo è avvenuto alle 3 del mattino a Torre Vado, marina di Morciano di Leuca. L’imbarcazione a vela, rimasta incagliata al largo, è stata raggiunta dalla Guardia costiera che ha provveduto ad eseguire le operazioni di recupero e trasbordo delle persone. Sul veliero c’erano 92 migranti, tutti di origine afgana ad eccezione di un iraniano. Nello specifico 37 minori, dei quali 10 non accompagnati, 37 uomini e 17 donne di cui una incinta al settimo mese. Sul posto sono intervenuti i volontari della Croce Rossa e quelli della Caritas diocesana di Ugento-Santa Maria di Leuca oltre alle forze dell’ordine impiegate nel protocollo di soccorso ai migranti. All’arrivo sono stati rifocillati e sottoposti ai primi controlli medici prima di essere trasferiti nel centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto.

Calo verticale degli arrivi nel 2022

Il report parziale tracciato dalla Caritas lascia emergere un dato significativo: nel 2022 sette imbarcazioni sono approdate sulle coste, quattro solo nell’ultima settimana. I migranti che hanno raggiunto la terra ferma sono stati in tutto 468. «Negli ultimi otto mesi si è registrato un rallentamento mai visto in passato» spiega don Lucio Ciardo, direttore della Caritas diocesana. «Da gennaio ad agosto 2021 il numero degli sbarchi è stato di 25 su un totale di 47. Nello stesso periodo di riferimento, quest’anno, ci sono stati solo sette sbarchi, quattro solo nell’ultima settimana» precisa.
Si tratta, in prevalenza, di famiglie di origine afgana o persone provenienti da Pakistan, dall’Iran e dalla Siria.

Dei sette sbarchi registrati due sono avvenuti a Santa Maria di Leuca, altrettanti a Gallipoli, uno a Mancaversa (marina di Taviano), uno in località Ciolo e uno a Torre Vado. Solitamente il porto turistico di Leuca, insieme a quello di Otranto e a quello di Gallipoli, è uno degli attracchi nel Salento scelti dalla Guardia di Finanza e dalla Guardia Costiera per mettere in sicurezza i natanti che giungono sulle nostre coste.

Famiglie che si indebitano

«Quasi tutte le imbarcazioni che attraversano il Mediterraneo dirette verso la Puglia partano da Smirne, in Turchia», spiega Massimo Buccarello, mediatore culturale e operatore Caritas. «Sul molo proviamo ad ascoltare le loro storie e sono proprio quelle storie che ci ricordano che dietro ai numeri ci sono le persone con il loro carico di dolore, di speranze, di bisogni e di aspettative. Molti hanno camminato per migliaia di chilometri e pagato migliaia di euro per raggiungere l’Europa. I prezzi variano in base al periodo, adesso pagano circa 5mila dollari gli adulti e 3mila i bambini. Questo non significa che i migranti stanno economicamente bene ma che hanno la possibilità di indebitarsi, salvo poi dover riscattare il loro debito. Sono persone che scappano dalle guerre o da paesi con economie disastrate, si pensi all’Afganistan. Spesso si tratta di famiglie o di persone che hanno studiato e provano a salpare nella speranza di un futuro migliore, altrove».

Una donna incinta

«Tra le famiglie, le donne e i bambini giunti a Torre Vado l’altra notte c’era anche una donna di nome Maria, afgana con un bambino di sette mesi nel grembo», conclude don Lucio. «Quando si parla di migranti si dimentica sempre il luogo da cui provengono e le loro storie. Possa la nostra terra–frontiera essere per loro un segno di speranza che apra ad un futuro di pace».

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