«Pensavo fosse un tronco d'albero, poi ho capito che si trattava di un corpo». Il racconto del sub

Pati: «Il corpo era supino sulla sabbia, con le braccia rivolte verso l'alto»

«Pensavo fosse un tronco d'albero, poi ho capito che si trattava di un corpo». Il racconto del sub
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Domenica 2 Gennaio 2022, 16:42 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 13:19

Si erano immersi, come spesso accadeva, nelle fredde acque di Santa Caterina per fare un'immersione in una tranquilla domenica di gennaio. Quando qualcosa è saltato agli occhi dei due sub, Mirko Pati e  Claudio D'Errico, appassionati di immersioni.

Il ritrovamento

I due sub si erano "calati" a mare entrando dal punto chiamato Canalone. «E' un bel tratto di costa e facciamo spesso immersioni in questa zona», racconta Pati. Mentre erano sott'acqua sono stati attirati da qualcosa che giaceva sul fondo del mare: «Mi sono girato e ho visto una sagoma poggiata sulla sabbia - ha detto - Pensavo fosse un tronco d'albero ma poi avvicinandomi ho visto che si trattava di un corpo». Già. Era quello dell'infermiere Marcello Pantaleo scomparso il 24 dicembre nella zona di Santa Caterina di Nardò in provincia di Lecce. 

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Il racconto del sub

«Il corpo era supino sulla sabbia, con le braccia rivolte verso l'alto.

Non vi era nessuna zavorra. Sicuramente l'acqua che aveva ingerito ha creato una zavorra naturale» facendo restare il corpo sul fondale marino. 

Il corpo del giovane è stato ritrovato a circa 21 metri di profondità e ad una venitna di metri dalla costa. I due sub hanno immediatamente lanciato un pedagno quale un punto di riferimento del fondale e legato con la corda ai pantaloni dell'infermiere. Quindi hanno dato l'allarme. Sul posto sono intervenuti i Vigili de Fuoco che hanno provveduto al recupero del corpo. Sul posto anche la polizia di Nardò, Protezione civile, carabinieri e polizia municipale. Dopo l'arrivo  del magistrato di turno e del medico legale la salma è stata trasferita all'obitorio dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce.

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