Due case di campagna trasformate in sei miniappartamenti per turisti: sequestro e denuncia

Due case di campagna trasformate in sei miniappartamenti per turisti: sequestro e denuncia
di E.M.
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Mercoledì 23 Maggio 2018, 05:30
Come ricavare undici miniappartamenti per turisti da due case di campagna, dalla residenza del custode e da un garage. Strutture in disuso, destinate probabilmente al degrado ed all’incuria se intanto l’arrivo a Gallipoli di centinaia di migliaia di turisti non avesse inculcato lo spirito di locandiere a chi fino a qualche anno fa si stava chiedendo cosa farsene di quegli immobili situati nell’entroterra, a due passi dal mare.

La fretta di farsi trovare pronti per l’estate del 2018 ha tuttavia avuto l’effetto di scatenare la curiosità investigativa dei finanzieri della Compagnia di Gallipoli. Sopralluogo lì, in contrada Doganieri, fra Gallipoli e Sannicola. Un salto all’Ufficio Urbanistica del Comune di Sannicola e qualcosa ha cominciato a non quadrare.
Il piccolo complesso turistico è stato sequestrato per abusi edilizi. Perché il permesso di costruire non avrebbe previsto un ampliamento così vasto delle superfici abitabili. Le indagini sono appena all’inizio, coordinate dal pubblico ministero di turno Maria Vallefuoco, e stanno analizzando tutta la pratica acquisita in Comune per capire se anche il permesso di costruire abbia previsto opere non consentite dai vincoli paesaggistici vigenti su contrada Doganieri.
 
I finanzieri sembrano avere le idee chiare sulle limitazioni previste in questa zona a ridosso di Gallipoli. Per questo hanno messo i sigilli agli undici appartamenti, ricavati ognuno dividendo i singoli immobili e lasciando l’ultima metà per i servizi. Ognuno mini appartamento dotato di doccia esterna, lavabo e tende ombreggianti. Senza dubbio un piccolo resort, secondo il concetto dell’“albergo diffuso” che in pochi anni ha risolto il problema della scarsità delle strutture ricettive nel Salento. Con qualche eccesso, qualche abuso diventati fascicoli del pool “reati ambientali” della Procura.
Che è poi la linea guida impartita dalla magistratura salentina alle forze dell’ordine alla fine della scorsa estate: controlli più frequenti, maggiore attenzione alla tutela dell’ambiente ed al rispetto delle norme che lo tutelano essendo concreto il rischio che la corsa ad agganciare il treno dell’economia del turismo facesse travolgesse il rispetto delle procedure e dei permessi.

Su questa indicazioni ci sono stati e sono in corso controlli su “B&B”, resort, campeggi, ristoranti ed anche stabilimenti balneari. Come i due sequestrati a Pescoluse (marina di Salve) negli ultimi giorni. 
Gli undici mini appartamenti creati a Sannicola sembrano un caso emblematico di come il turismo stia trasformando il territorio: a ridosso di Gallipoli, eletta capitale dei grandi numeri fatti di ospiti pronti ad adattarsi pur di essere parte della movida notturna e dei lidi con musica e cocktail.
Ogni valutazione sulla contestazione dei reati ed il mantenimento del sequestro spetta ora al magistrato ed ai legali del proprietario denunciato dai finanzieri. Certo è che i controlli stanno proseguendo sulla scorta anche di quel protocollo sottoscritto in Prefettura per cercare di mettere in cima alle priorità il rispetto delle regole.
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