Sanità: ecodoppler? Come vincere alla lotteria

Il Vito Fazzi a Lecce
Il Vito Fazzi a Lecce
di Maddalena MONGIO'
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Sabato 16 Giugno 2018, 21:32
Partenza a due velocità del sistema che dovrà governare le liste d’attesa e le prenotazioni. Nella prima settimana di sperimentazione nell’area Nord della Asl di Lecce sono circa 70 le richieste che non hanno risposta e che sono state registrate nell’agenda virtuale creata proprio per questi casi, mentre nell’area Sud questa opzione non è ancora nella disponibilità degli o<EL-1>peratori degli sportelli Cup (stando a quanto riferiscono gli addetti ai lavori) tant’è che l’altro ieri si è verificato il caso di una paziente oncologica che per fare un ecodoppler entro 10 giorni, si è sentita dire che dovrà andare ogni mattina alle 8 al Cup per vedere se c’è la possibilità di fare l’esame. L’alternativa suggerita alla donna è stata quella di pagare per fare l’esame. Il principio dell’agenda virtuale, invece, è quello che l’operatore del Cup inserisce sulla piattaforma digitale la richiesta di prenotazione e poi il medico tutor si preoccupa di trovare la soluzione per fare eseguire l’esame o la visita nei tempi previsti contattando o facendo contattare il/la paziente che, perciò, non deve fare nessuna “penitenza”: né di su e giù, né di esborso di denaro.
Ma il caso della donna di Scorrano è solo la punta dell’iceberg di un sistema che non sta girando alla stessa velocità in tutta la Asl. Per evitare di negare esami e visite, nei tempi previsti dai codici di priorità, il direttore generale della Asl di Lecce, Ottavio Narracci, ha voluto mettere in pista un sistema di controllo e di risposta certa per chi si presenta ai Cup aziendali. In quest’ottica è stata prevista un’agenda virtuale dove le prenotazioni sono prese in carico da un medico tutor che ha diverse frecce nel suo arco per non lasciare abbandonati a se stessi i pazienti che dinnanzi alla difficoltà di accesso alle cure rinunciano o decidono di aprire il portafoglio.
La Asl di Lecce sulla base di quanto previsto nel “Progetto Aziendale Governo delle Liste di attesa per garantire in tempi certi le prestazioni sanitarie”, ha diviso virtualmente l’azienda in due aree: una Nord di cui è responsabile il direttore del distretto di Lecce, Rodolfo Rollo, una Sud con responsabile il direttore del distretto di Maglie, Aldo Schiavano che spiega: «Siamo ancora in una fase primordiale e comunque se la prenotazione ha codice di priorità B, ci sono dieci giorni di tempo per trattarla. L’operatore Cup che ha gestito questa richiesta di prenotazione avrebbe dovuto contattare gli operatori del distretto di Maglie: questa è l’indicazione che abbiamo dato per quelle situazioni in cui ci sono difficoltà a fissare l’appuntamento. In questo modo si inserisce la richiesta nella lista esclusiva».
Sin qui le indicazione, poi la valutazione dello stato dell’arte. «Siamo in una fase assolutamente sperimentale – ribadisce il direttore Schiavano – quindi il sistema non è a regime. Siamo partiti con i distretti socio-sanitari e in questa primissima fase, che poi dovrà essere implementata, sono gli operatori dei Cup dei distretti a essere coinvolti e non quelli degli ospedali. È normale che l’operatore <CF4001>del Cup di Scorrano non sappia nulla, ancorché un’informativa è stata inviata venerdì – agli ospedali – dalla direzione generale. D’altra parte era stabilito che si partisse con i distretti, si implementasse con gli ospedali per andare a regime dal primo settembre come ha precisato il direttore generale. Pian piano si andrà a regime, ma lunedì questa prenotazione sarà ricondotta nell’alveo del sistema».
Sia quel che sia, quando il sistema funzionerà come delineato nel Progetto, ci saranno: le agende virtuali, la presa in carico del paziente, l’accesso diretto per i codici urgenti senza bisogno di passare dal Cup, corsie preferenziali per gli 85enni, i disabili da 0 a 14, le donne in gravidanza e i pazienti oncologici. «Dateci tempo», ha chiesto il direttore Schiavano.
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