San Foca, carrozzine ai disabili in Senegal: Ibrahim porta “Io Posso” in Africa

San Foca, carrozzine ai disabili in Senegal: Ibrahim porta “Io Posso” in Africa
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Domenica 3 Ottobre 2021, 11:35

Prima semplice estimatore, poi collaboratore e, infine, un gancio con l'Africa per portare anche in quel continente la speranza e la forza del progetto “Io Posso”, a beneficio dei disabili che, dall'altra parte del mare, non possono permettersi nemmeno una carrozzina. E' la storia di Ibrahim, arrivato dieci anni fa in Italia. Lavora come operaio e nei weekend come ambulante; «ed è proprio così - raccontano dall'associazione che gestisce “La Terrazza, tutti al mare!” a San Foca - che lo abbiamo conosciuto. Cordiale e gentile, passaggio dopo passaggio, è diventato un amico di Io Posso, di Gaetano e di tutti gli operatori».

L'idea

«All’inizio dell’estate 2021 - raccontano ancora - Ibrahim ci fa una richiesta molto precisa: “Voglio aiutarvi e diventare anche io un volontario”.

Così, partecipa al corso di formazione e si unisce al gruppo dei volontari, dedicando a «La Terrazza “Tutti al mare!”» le sue giornate libere dal lavoro e coprendo numerosi turni. Sin dal primo momento, si dimostra una risorsa importante per Io Posso, una presenza gentile e affidabile per tanti ospiti. Ma tutto questo, per quanto bello, è solo una premessa».

 Ibrahim racconta infatti il suo “sogno”, che ora ha preso finalmente forma. «Quando vedo le persone con disabilità che vengono qui in Terrazza - disse agli operatori - penso alle tante persone disabili in Africa che non possono permettersi nemmeno una semplice carrozzina. Io ho un’idea: portare in Senegal alcuni ausili che in Italia non usa più nessuno. Se mi aiutate a trovarli, io organizzo il viaggio». Come molti immigrati che inviano a casa i propri risparmi, Ibrahim vuole sostenere la sua comunità, ma con qualcosa di diverso, pensando alle persone con disabilità del suo Paese che spesso non si possono permettere l’acquisto del più semplice strumento per la mobilità. E la risposta dell'associazione creata dal poliziotto Gaetano Fuso - morto un anno fa - e dalla moglie Giorgia Rollo, è stata, ovviamente, un convintissimo “Sì! Io Posso!”.

Il problema e il contributo

«L’idea di Ibrahim - dicono da Io Posso - è piaciuta perché fin dal 2016 abbiamo evidenziato il problema degli ausili: abbiamo infatti notato la stortura di un sistema sanitario che preferisce sprecare risorse pubbliche nell’acquisto continuo di nuovi ausili investendo zero tempo e idee nel riuso di quelli dismessi, accatastati nei magazzini pubblici o nei garage privati, spesso nuovi o riparabili con poco. L’idea di Ibrahim poteva risolvere due problemi con un’unica soluzione. Oggi Ibrahim è in Senegal, è andato a trovare per un po’ la sua famiglia che non vedeva da tempo e ha approfittato di questo viaggio per portare in Senegal le prime due carrozzine dismesse ma in buono stato che avevamo ricevuto da alcuni donatori cui non servivano più, dando vita, di fatto, al primo progetto internazionale di Io Posso. E noi siamo ovviamente molto felici di questa collaborazione. Certo, è solo l’inizio, due carrozzine sono solo una goccia nel mare. Ma noi sappiamo bene quanto sono preziose le gocce del mare. Anche quella semplice gocciolina che ha bagnato «La Terrazza “Tutti al mare!” a San Foca e che, onda dopo onda, ha raggiunto l’Africa per dire “Io Posso!”. Anzi… “Maa mënaa!”».

 

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