Salvemini: «Lecce triste? Era felice quando Perrone la portava al dissesto»

Salvemini: «Lecce triste? Era felice quando Perrone la portava al dissesto»
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Domenica 24 Giugno 2018, 20:02 - Ultimo aggiornamento: 25 Giugno, 18:06

L'ironia del web si scatena sull'intervento di Paolo Perrone - dalla canzone "Tristeza" al film "Bonjour tristesse" -. E nell'ironia ha intinto la penna anche il sindaco Carlo Salvemini nella sua breve replica on line: “Dopo di me il diluvio” pronunció il re di Francia Luigi XV, per esorcizzare la sua impopolarità; “dopo di me la tristezza” ripete oggi l’ex sindaco Perrone per placare la sua nostalgia dal potere cittadino perduto in libere elezioni un anno fa.
Non spetta a me - scrive - smentire questo giudizio lapidario, ma ai miei concittadini quando sarà il momento.
Tuttavia per ricordare quei begli anni felici invito Paolo Perrone a venire con me il 5 luglio a Bari alla Corte dei Conti dove mi hanno convocato due volte in meno di un anno per dare chiarimenti sulla situazione economica finanziaria del Comune, a partire dai bilanci 2014 e 2015 approvati dalla sua amministrazione. Potrà convincere la procura contabile che all’epoca Lecce era felice e che quindi il richiamo alla possibile dichiarazione di dissesto è sicuramente uno sbaglio; che dal 2007 al 2017 - incalza - il nostro è stato un Comune allegro e spensierato, anche nella gestione delle risorse pubbliche; che il rischio di un commissariamento del Comune sarebbe un epilogo triste di quel decennio glorioso che lo vide protagonista felice".

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