Salvemini: «Il futuro è già iniziato: portate alle urne gli indecisi e vinceremo»

Il comizio di Carlo Salvemini
Il comizio di Carlo Salvemini
di Stefania DE CESARE
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Venerdì 24 Maggio 2019, 22:51

Carlo Salvemini chiude la sua campagna elettorale in piazza Sant'Oronzo e ad aprire il comizio finale, stasera, è stato Alessandro Delli Noci, vicesindaco in pectore anche se non candidato in prima persona nelle otto liste a sostegno di Salvemini e che costituiscono la coalizione «civica, moderata e progressista» per dirla con il candidato sindaco. «La città appartiene al popolo - ha detto il candidato sindaco - e non a un accordo dal notaio», riferendosi all'accordo stretto fra Gaetano Messuti e il candidato sindaco Saverio Congedo, avversari del centrodestra.

«Ho sentito qualcuno - ha detto ancora Salvemini - parlare di qualità della vita, di spazi pubblici, in una stravolta narrazione della città e della politica: anche solo per questo, abbiamo già vinto. Un tempo nuovo è iniziato. E hanno paura di perdere». 

Dal piano coste all'accordo per una nuova Terra d'Otranto stretto con i sindaci di Brindisi e Taranto, Salvemini ha delinato la sua Lecce del futuro, toccando i temi cari al suo elettorato: «Il meglio deve ancora venire. Abbiamo preso un impegno, che porteremo avanti. Per rendere possibile tutto questo - ha aggiunto - dobbiamo scrivere un patto di cittadinanza fra sindaco e cittadini. Un patto con diritti e doveri in cui ci si ascolta e ci si confronta. Per quanto fitta potrà essere l’agenda di lavoro, devo trovare il tempo di stare più per strada a parlare con voi. Quando si viene eletti non si gode di uno status privilegiato. Dobbiamo agire sapendo che il nostro lavoro sarà sempre imperfetto. Io potrò sbagliare, ma se stiamo insieme sbaglierò di meno. Mancano 48 ore: il futuro si costruisce domenica. Ma il futuro è già iniziato. Ognuno di voi porti un elettore in più alle urne e avremo la vittoria. Il cambiamento siamo noi insieme».

Delli Noci, in apertura, ha lodato le «primarie delle idee», rivendicando di non aver «scopiazzato da internet» e assestando quindi il primo attacco all'avversario di centrodestra Saverio Congedo. «Onore a chi si misura con la piazza - ha proseguito - onore, dunque, al Movimento Cinque Stelle che salirà sul palco dopo di noi». Secondo, esplicito riferimento a Congedo, che di lì a breve avrebbe aperto le danze della festa conclusiva della campagna elettorale al Parco di Belloluogo.

«Non ci sono regie baresi e, anzi - ha chiuso Delli Noci - chiediamo ancora oggi a Saverio Congedo di rendicontare cosa ha fatto in questi vent'anni alla Regione. Carlo e io non siamo come Congedo e Messuti, non abbiamo bisogno di notai. E io non mi sono candidato a sindaco perché riconosco il valore eccezionale della politica di Salvemini: la città ha bisogno di lui e di una nuova classe dirigente».

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