Salice Salentino, la campagna elettorale è rovente: insulti, smentite e denunce

Salice Salentino, la campagna elettorale è rovente: insulti, smentite e denunce
di Francesco DE PASCALIS
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Lunedì 6 Giugno 2022, 15:39

Si infiamma sempre di più la campagna elettorale di Salice Salentino, con ben quattro liste che si contendono l’amministrazione di un paese di poco più di 8000 abitanti. A denunciare gli ultimi accadimenti, con tanto di nota stampa, è stato il sindaco in carica Tonino Rosato, che ha voluto pubblicamente esprimere la propria solidarietà al suo assessore Iolanda Verdesca, candidata con la lista “Avanti Salice”, guidata dall’attuale vice di Rosato, Cosimo Leuzzi: dal suo racconto, sarebbe stata aggredita verbalmente dai parenti del candidato sindaco Cosimo Gravili alla guida della lista civica Salice 2030. Fatti smentiti in un’altra nota di Gravili che ha raccontato la sua versione dei fatti, molto diversa da quella del primo cittadino.

Una campagna infuocata

Episodi questi che sono successivi ad un altro fatto, anch’esso grave, avvenuto la scorsa settimana e sfociato in una denuncia presso la Procura della Repubblica di Lecce, che sempre l’amministrazione Rosato ha sporto contro il candidato sindaco di “Salice 2030” Cosimo Gravili che nel corso di una trasmissione radiofonica avrebbe attaccato il governo del paese affermando che i “Casamonica, erano un esempio che calzava a pennello con una decisione amministrativa presa e riguardanti i lavori nelle scuole”.

Questi in sintesi i fatti accaduti nella serata di ieri, dedicata ai comizi. Protagonista suo malgrado, appunto, l'assessore Iolanda Verdesca “aggredita verbalmente, mentre faceva ritorno a casa, percorrendo a piedi via Maria Cristina di Savoia – si legge nella nota del sindaco Rosato- insieme ad altre persone”. Fatti sia chiaro seppur stigmatizzati, sono stati ampiamente confermati dalla stessa Verdesca, comunque scossa e dispiaciuta dell’accaduto, che ha visto protagonista “io stessa il mio compagno ed altri miei amici – racconta - ed alcuni parenti e sostenitori della lista “Salice2030” guidata da Cosimo Gravili”.

La difesa del sindaco

Schietto e senza appello, il pensiero del sindaco Rosato che si schiera al fianco del suo assessore. “Non mi sento di fare premesse e preamboli, ma di andare dritto al punto di un'altra pagina assurda, inconcepibile, vergognosa di queste ultime settimane salicesi.

Insulti e minacce sono stati proferiti all'indirizzo di Iolanda da alcuni familiari di un candidato sindaco, nei pressi del comitato elettorale dello stesso – racconta Rosato -. Un tentativo, fallito, di provocare e far degenerare la situazione, che l'assessore e chi la accompagnava non hanno colto, scegliendo lo stupore prima e il silenzio poi. Preferendo andare via”. Da qui la presa di posizione del primo cittadino. “Quanto accaduto in pubblica via non è sfuggito agli occhi ed alle orecchie di tanti cittadini di Salice Salentino che si trovavano a passare e che peraltro hanno documentato. Non perché si debba rispondere alla violenza con la violenza – rimarca - ma per serbare memoria di quanto da settimane sta avvelenando la nostra comunità consegnandola ad una retrocessione morale senza precedenti. Minacciare una donna, solo perché avversaria politica è cosa che si qualifica da sola”. Poi la chiusura durissima di Rosato. “In una comunità in cui ci conosciamo tutti dalla nascita, conosciamo le famiglie di appartenenza, la storia di ognuno di noi, che ci inchioda alle nostre responsabilità ed alla verità, non si può mentire con le parole e i comportamenti lo dimostrano – conclude -. È anche complicato scrivere queste righe pubbliche di solidarietà, farlo espone al rischio di gettare benzina sul fuoco di un incendio già in atto, per mano di piromani della democrazia e del confronto civile; non farlo significava però far passare un episodio di violenza, l'ennesimo. Ed allora ho scelto di non tacere e di esprimere solidarietà a Iolanda Verdesca, augurandole di preservare la mitezza e il sorriso che la contraddistinguono, tanto più in questi giorni, a pochi giorni dal suo matrimonio”.

La controreplica di Gravili

Immediata, perentoria ed opposta alle accuse, la replica di “Salice 2030” per voce del candidato sindaco Cosimo Gravili che fornisce la sua versione dei fatti. "Ho letto la nota dall’ex sindaco Rosato e mi sono preoccupato - attacca Gravili-. Ho chiesto in giro chiarimenti su cosa fosse successo, anche e soprattutto per esprimere io stesso la mia vicinanza all'assessore Verdesca, e con enorme stupore, ho appreso che il contenuto condiviso sui social, si riferisce al sottoscritto ed ai miei parenti". Da qui Gravili da la sua versione dei fatti. "Quando ho approfondito l'accaduto, lo stupore è diventato ancora maggiore, perché la realtà apparirebbe distante da quanto racconta Rosato. La reale ricostruzione dei fatti è che ieri sera -continua Gravili - vicino al comitato elettorale di Salice2030, si trovavano l'ex assessore Verdesca ed il suo compagno. Essendo la donna molto scossa emotivamente, per motivi pregressi ed ai miei parenti non noti, questi ultimi, incuriositi ed anche un po' allarmati, cercavano di capire, osservando la coppia. Sguardi, che evidentemente, hanno infastidito il compagno della Verdesca - racconta Gravili – che ha chiesto spiegazioni. Per tutta risposta i miei parenti hanno spiegato che non volevano nulla e che erano li perché li è il comitato della lista. Fatti che diversi testimoni presenti possono confermare. Una vicenda quindi di poco conto finita li, almeno per noi". Poi la conclusione di Gravili e la replica agli attacchi. "Questa mattina invece, ci siamo ritrovati post ed altro per descrivere realtà aumentate, che vedrebbero i miei parenti responsabili di minacce ed offense agli avversari politici, con l'aggravante di aver commesso il fatto contro una donna. Se questo è il prezzo per avere contestato un operato amministrativo che non condivido sono pronto a pagarlo – conclude amaro Gravili-. Dispiace solamente che siano stati interessati dalla macchina del fango anche i miei parenti. C'è differenza tra dire che, atti alla mano, qualcosa non torna nell'azione amministrativa, e tra cucire addosso agli avversari politici, costumi che di certo non gli appartengono". Poi la minaccia di adire le vie legali. "Valuterò come tutelare nel modo giusto me stesso e la mia famiglia" - chiude amaro e fermo Cosimo Gravili

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