Salento, un "volo d'angelo" nella Grotta delle poesia: «Un tour con i fondi del Cis»

Una “discesa” di 10 metri fino al livello dell’acqua: vecchie scale addio, arriva la piattaforma per le visite

Salento, un "volo d'angelo" nella Grotta delle poesia: «Un tour con i fondi del Cis»
di Maurizio TARANTINO
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Lunedì 28 Marzo 2022, 09:48 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 16:57

Volare, all'interno della grotta della Poesia - quella conosciuta come Poesia Piccola - appesi ad un cavo. È l'idea, di grande fascino, messa a punto dagli studi Margine e Metamor Architetti & Associati e proposta al Comune di Melendugno: il progetto è finito nel pacchetto del Cis finito sul tavolo del ministro Mara Carfagna. Non è un volo dell'angelo, ma poco ci manca. Qui si vola verso il basso, nella cavità della falesia sul litorale di Roca, nelle profondità fino all'acqua del mare.

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Il progetto


Un progetto complesso: si partirà dalla demolizione dell'attuale scala e delle strutture presenti sul fondo della grotta. Al loro posto un sistema leggero e controllato di visite naturalistico-culturali legate, appunto, alla discesa con un cavo per una profondità di circa 10 metri.
«Lo studio di fattibilità tecnico economica - sottolinea il consigliere comunale delegato all'area archeologica, Roberto Rollo - nasce dalla disponibilità che, come Comune, abbiamo garantito alla Soprintendenza di farci carico della messa in sicurezza del sito. La Grotta delle Poesia Piccola presenta una scala di accesso in tubi innocenti ormai in disuso, fortemente deteriorata dal tempo e particolarmente invasiva all'interno della grotta. Tutte le spese per la progettazione e per gli interventi saranno interamente finanziate dalla vendita dei ticket per l'accesso ai beni culturali del Comune di Melendugno e dai proventi del parcheggio che si trova a servizio dell'area archeologica».

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Se il progetto andrà in porto con i fondi del Cis verrà creata una piccola pedana per consentire l'operazione di imbragatura e la discesa di visitatori (non solo specialisti, dunque) con l'assistenza di operatori specializzati: è previsto anche l'inserimento di una scala tubolare di soli 60 cm di diametro per accessi di emergenza.

Sul fondo della grotta, circa 10 metri sotto il livello della bocca superficiale, sarà inserita una pedana circolare di sbarco: una sorta di aula didattica all'aperto sulla quale sostare, ascoltare i racconti di guide specializzate e indossare visori VR per l'immersione visiva in scenari passati e futuri della grotta. Un viaggio a ritroso: l'Età del bronzo in cui la grotta probabilmente aveva ancora un tetto, l'era messapica e la nascita delle iscrizioni murali, il 1983 anno di scoperta dell'importanza archeologica delle iscrizioni a cura dell'archeologo Cosimo Pagliara e lo scenario futuribile tra un milione di anni quando, probabilmente, la grotta non ci sarà più. Un modo per aiutare i visitatori a comprendere le trasformazioni delle ere geologiche.

 


«Con l'amministrazione comunale - spiega l'architetto Juri Battaglini - abbiamo condiviso le soluzioni di possibili interventi da concordare con la Soprintendenza e la più convincente ci è sembrata quella che ha come interesse primario il ripristino delle condizioni naturali e storiche del sito. Il progetto prevede l'inserimento di interventi minimi utili alla fruizione della grotta sia per indagini specialistiche sia come avventura archeo-speleologica immersiva in una cavità di grande pregio geomorfologico. Ultima finalità: la diffusione della conoscenza di luoghi non facilmente accessibili».
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