Violenza sessuale sulla fidanzata del figlio. Condannato a 10 anni

Violenza sessuale sulla fidanzata del figlio. Condannato a 10 anni
di Roberta GRASSI
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Lunedì 13 Marzo 2023, 20:10 - Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 07:57

Dieci anni di reclusione per violenza sessuale in danno della fidanzata del figlio: è il verdetto del Tribunale di Lecce, in composizione collegiale (presidente Roberto Tanisi) emesso di 64 anni accusato di aver abusato della fidanzata del figlio anche quando era minorenne e nonostante, poi, fosse rimasta incinta. Imputato era anche il figlio, per maltrattamenti: per lui tutte le accuse sono andate prescritte.

Episodi iniziati nel 2004 e andati avanti fino al 2011

La vicenda, che risale a più di dieci anni fa, si è verificata in un comune del sud Salento.

E racconta di una situazione di degrado in ambito famigliare. In piedi, come si diceva, è rimasta solo l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata. Episodi che sarebbero iniziati nel 2004 e sarebbero andati avanti fino al 2011. Secondo l’accusa il “suocero” avrebbe costretto la ragazza a subire atti sessuali di diversa tipologia, l’avrebbe costretta a dormire con lui, o l’avrebbe colta di sorpresa nel bagno. L’avrebbe anche minacciata di morte, qualora avesse riferito a qualcuno di ciò che accadeva. E le avrebbe mostrato un coltellino a serramanico.

Nello stesso contesto, si sarebbero verificati altri fatti, anche nei confronti di parenti, di cui una disabile. Una narrazione fatta di minacce, soprusi e angherie di vario genere. Le indagini erano state coordinate dal pm Francesca Miglietta. L’uomo che è stato condannato è difeso dall’avvocato Barba, il figlio prosciolto dall’avvocato Luca Laterza. L’accusa aveva invocato la condanna a otto anni di reclusione, mentre la difesa aveva puntato sull’assoluzione anche per il reato più grave. Il conto del Tribunale, in primo grado, si è rivelato più elevato rispetto alle richieste. Alla parte civile, costituita con l’avvocato Marco Costantino, è stato riconosciuto un risarcimento del danno e una provvisionale di 10mila euro sull’importo complessivo che dovrà essere determinato in altra sede.

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