Salento, la carica degli uscenti: restano sindaci otto su 13. Il bilancio: schieramenti in equilibrio

Salento, la carica degli uscenti: restano sindaci otto su 13. Il bilancio: schieramenti in equilibrio
di Paola COLACI
4 Minuti di Lettura
Martedì 16 Maggio 2023, 06:35 - Ultimo aggiornamento: 21:01

Riconferme a valanga nel Salento: 8 sindaci su 13 restano alla guida dei propri Comuni. A certificarlo i risultati delle urne che, a scrutini ultimati, nella tarda serata di ieri, restituiscono un ulteriore bilancio: in provincia di Lecce centrodestra e centrosinistra pareggiano il conto. Almeno nei Comuni più popolosi.
Se il centrodestra si è imposto a Squinzano con il neo eletto Mario Pede, sostenuto dalla Lega del senatore Roberto Marti e dal movimento Andare Oltre del sindaco di Nardò, Pippi Mellone, a Surbo ha ripreso la guida di Palazzo di Città l’uscente e dimissionario Oronzo Trio. Il primo cittadino contava sull’appoggio dell’assessore regionale Alessandro Delli Noci, del consigliere regionale del Pd Donato Metallo e del Movimento 5 Stelle. E ancora, per il centrodestra a Otranto il dopo-Cariddi vedrà alla guida del governo cittadino Francesco Bruni. L’ex sindaco e senatore, nonché assessore alla cultura della giunta di Pierpaolo Cariddi, è stata figura di spicco dei Conservatori e Riformisti e poi di Fratelli d’Italia, con un lungo corso anche a livello ministeriale. Di contro a Veglie a tirare la volata alla neo eletta sindaca, Mariarosaria De Bartolomeo la coalizione di centrosinistra. Nella sua civica, infatti, hanno trovato posto esponenti del Pd, del movimento “Con” di Delli Noci ma anche esponenti vicini all’assessore regionale Sebastiano Leo e ad “Agire” di Antonio Raone. A tirare la volata a De Bartolomeo, tuttavia, primo fra tutti è stato il presidente della Provincia Stefano Minerva.

Il bilancio

Pari e patta anche nei Comuni di fascia media. Ad Alezio gli elettori hanno riconfermato la fiducia all’uscente Andrea Romano, premiando la lista che teneva insieme esponenti del civismo di centrodestra contro la proposta che guardava al centrosinistra dell’ex sindaco Vincenzo Romano. A Spongano, di contro, Lugi Rizzello resta alla guida di Palazzo di Città. Al fianco del sindaco uscente e riconfermato la vicepresidente nazionale del Pd, Loredana Capone. Ma tant’è.
Riconferme a valanga si diceva. Così dal nord Salento al capo di Leuca a incassare la fiducia per il secondo mandato, e in alcuni casi anche per il terzo, sono stati Trio a Surbo e Barone ad Alezio. E poi Monica Gravante a Giurdignano, Luigi Rizzello a Spongano e Francesco Villanova a Salve. Infine, Giuseppe Maglie a Montesano, Alessandro Quarta a San Donato e Pasquale Bleve a Santa Cesarea Terme.
All’esordio alla guida del governo cittadino, invece, Graziano Scorrano a Sannicola. Il già vice sindaco ha raccolto il testimone del primo cittadino uscente, Mino Piccione. Proposta nel segno della continuità amministrative che ha convito gli elettori a preferirlo all’esponente di centrosinistra e già sindaco Pippi Nocera. Alla prima esperienza amministrativa da sindaco anche Mauro De Carlo a Vernole, uno dei cinque Comuni commissariati al voto.
«È stato un risultato straordinario per le liste civiche di Giurdignano, Montesano salentino, Salve, San Donato di Lecce, Santa Cesarea Terme, Spongano, Surbo, Veglie e Vernole» ha tracciato il bilancio delle amministrative l’assessore Delli Noci. «Complimenti a tutti i sindaci neo eletti e ad ogni candidato per l’impegno e il forte senso di responsabilità che sono certo si trasformeranno in politiche di sviluppo per le loro comunità.

Un risultato che ci rende fieri e che, in provincia di Lecce, rafforza il civismo, forza politica capace di intercettare i bisogni reali, le esigenze e di essere vicina ai cittadini. Il mio abbraccio più grande va ad Andrea Pulli e al suo gruppo, capaci di creare una comunità politica che sono certo si rafforzerà nel prossimo futuro e ad Alessandra Luchina».

© RIPRODUZIONE RISERVATA